E' arrivata la firma del contratto del primo comparto degli statali e gli aumenti degli stipendi. Si tratta del contratto relativo agli statali che lavorano nei ministeri, nelle agenzie fiscali, all'Inps, all'Inail e negli altri entri pubblici. In tutto circa circa 247 mila dipendenti della Pubblica Amministrazione. Nei prossimi giorni dovrebbe partire la trattativa finale per rinnovare i contratti delle forze dell'ordine. Le novità sugli aumenti degli stipendi dei contratti statali che si sono firmati danno l'idea di come proseguiranno le trattative anche dei lavoratori degli altri comparti della Pubblica amministrazione, compresi i dipendenti della scuola.

Ultime novità oggi contratti statali 2017: quanto di aumenti stipendi?

Infatti, le trattative per rinnovare i contratti statali si complicano per gli aumenti degli stipendi di 85 euro e per i premi. Secondo quanto riporta oggi il Corriere della Sera, l'aumento degli stipendi non è fisso di 85 euro, ma varia da un minimo di 63 euro fino ad un massimo di 117 euro. Gli importi, inoltre, dovranno essere considerati al lordo. Infine, è stata superata l'ipotesi dell'ultima ora di dividere l'aumento di 85 euro in due scatti: il primo, di 76 euro, da inserire nel salario tabellare, il restante come retribuzione accessoria, comprendendo premi, turni e indennità di posizione. Si sarebbe trattato di una manovra che avrebbe consentito di livellare gli aumenti degli stipendi tra i differenti comparti della Pubblica amministrazione.

Infatti, applicando la percentuale del 3,48 per cento per gli aumenti degli stipendi come calcolata dalla Ragioneria dello Stato, alcuni settori avrebbero percepito 76 euro, altri 91, altri ancora 100. Ciò dipende dal monte salari medio sul quale viene effettuata la moltiplicazione per 3,48% che, come risaputo, è differente da comparto a comparto.

Tuttavia, nel rinnovo dei contratti degli statali già firmato è stato previsto un bonus extra con importo oscillante tra i 21 ed i 25 euro mensili. Questo bonus verrà corrisposto, nel 2018, solo per 10 mensilità a partire da marzo 2018 per aumentare i redditi più bassi, presumibilmente al di sotto di 26.600 euro annui.

Novità contratto degli statali 2017: quando gli aumenti in busta paga nel 2018 e arretrati

In ogni modo, appare chiaro che le risorse per assicurare gli aumenti degli stipendi per tutti i dipendenti statali con il rinnovo dei contratti pubblici siano insufficienti. Per questo motivo, nel rinnovo del primo contratto della Pubblica amministrazione si faranno partire gli aumenti degli stipendi dalla busta paga di marzo 2018. Dunque non saranno riconosciuti gli aumenti degli stipendi dei mesi di gennaio e di febbraio prossimi. Ciò consentirà al Governo di poter risparmiare due mensilità di monte aumenti stipendi e di avere più risorse a disposizione per gli incrementi da marzo a dicembre 2018. In ogni modo, è quasi scontato che gli arretrati per il blocco dei contratti statali dei primi due anni di rinnovo (il 2016 ed il 2017) debbano essere accreditati nella busta paga di febbraio. In tutto, secondo i calcoli diramati diramati in questi giorni da Il Messaggero, si tratterebbe di 545 euro.