Dalle nuove previsione dell'Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) sul sistema previdenziale italiano alle ultime novità dell'Inps sugli arretrati dell'Anticipo pensionistico sociale, la discussione politica, sindacale ed economica che ruota attorno alla riforma Pensioni rimane centrale nel'agenda politica. Le ultime notizie arrivano oggi (mercoledì 6 dicembre) dal presidente dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale, Tito Boeri, il quale ha rassicurato gli aventi diritti che entro l'anno riceveranno gli arretrati dell'Ape sociale e della Quota 41 destinata a un parte dei lavoratori precoci.

Pensioni, Boeri: a dicembre buona parte arretrati Ape social

Entrambe misure introdotte, insieme ad altre, dal Governo Renzi con la fase uno della riforma pensioni adesso in fase di attuazione seppur tra tante difficoltà e in attesa di nuove modifiche con la legge di Bilancio 2018 che puntano sostanzialmente ad ampliare le maglie per l'accesso all'Anticipo pensionistico sociale così come espressamente chiesto dal segretario del Partito democratico Matteo Renzi. "Stiamo facendo di tutto - ha dichiarato oggi il presidente dell'Inps - per riuscire a pagare gli arretrati ad una buona parte di coloro - ha chiarito - che hanno diritto a questi trattamenti entro il 2017". Dunque, già in questo mese di dicembre, secondo le rassicurazioni, l'Inps dovrebbe essere nelle condizioni di erogare una parte significativa di arretrati a migliaia di lavoratori che sono andati in pensione con la nuova formula dell'Anticipo pensionistico sociale.

In legge di Bilancio 2018 ampliamento della platea beneficiari

"Nel caso di Ape sociale con decorrenza da maggio - ha specificato Tito Boeri ai microfoni de Gr1 - si tratterebbe di un arretrato di otto mesi". Percepiranno, ovviamente, meno arretrati i lavoratori che hanno decorrenze più recenti. Queste sono le ultime notizie diffuse oggi dal presidente dell'Inps sull'Anticipo pensionistico sociale in corso di revisione durante l'esame della legge di Bilancio 2018 alla Camera visto che il governo, con un emendamento ad hoc, sta ampliando la platea dei beneficiari anche alla luce dell'insuccesso della misura nella sua prima fase di attuazione: 46 mila domande respinte (che si stanno adesso riesaminando) su 65.000 domande presentate per Ape sociale e Quota 41 precoci.