Nel 2018 le Pensioni beneficeranno degli aumenti dovuti al ripristino della perequazione, quel meccanismo di cui tanto si è discusso negli anni precedenti e che non fa altro se non adeguare l'assegno previdenziale all'inflazione. Intanto, il pacchetto pensioni del Governo nei prossimi giorni dovrà superare l'esame della Camera, dopo aver ottenuto il via libera la settimana scorsa dal parte del Senato. Non si escludono ritocchi in fase di esame della commissione Lavoro, come suggeriscono le recenti dichiarazioni di Cesare Damiano. Probabilmente si porterà a casa l'ampliamento delle categorie beneficiare dell'Ape social, integrando alle 11 attuali anche quelle che hanno ottenuto il blocco dell'aspettativa di vita a 66 anni e 7 mesi, vale a dire pescatori, marittimi, agricoltori e operai siderurgici.

Il tasso di rivalutazione pensione per pensione

A meno di un mese dall'inizio del nuovo anno, ecco quali saranno gli effetti dell'attivazione del meccanismo della perequazione sulle pensioni, grazie all'approfondimento realizzato dalla giornalista Noemi Secci per il portale "La Legge per Tutti":

  • Pensioni fino a 3 volte il minimo: tasso di rivalutazione all'1,1 per cento;
  • Pensioni tra 3 e 4 volte il minimo: tasso di rivalutazione all'1,045 per cento;
  • Pensioni tra 4 e 5 volte il minimo: tasso di rivalutazione allo 0,825 per cento;
  • Pensioni tra 5 e 6 volte il minimo: tasso di rivalutazione allo 0,55 per cento;
  • Pensioni oltre 6 volte il minimo: tasso di rivalutazione allo 0,485 per cento.

Per sapere in quale scaglione si rientra, è bene riportare l'importo dell'assegno previdenziale a cui corrisponde ciascuna fascia:

  • 1^ fascia: fino a 1.522,23 euro;
  • 2^ fascia: fino a 2.029,64 euro;
  • 3^ fascia: fino a 2.537,05 euro;
  • 4^ fascia: fino a 3.044,46 euro;
  • 5^ fascia: oltre 3.044,46 euro.

Il vademecum per vedovi e vedove

Sempre nel 2018 vi saranno aumenti per le pensioni di reversibilità, nella stessa misura di quanto scritto nel paragrafo precedente.

Se l'importo della prestazione previdenziale erogata dall'Inps rientra nella prima fascia, vale a dire fino a 3 volte il minimo, il tasso di rivalutazione è pari all'1,1 per cento, e così via per ciascuna delle altre fasce. Allo stesso modo, è da ricordare che sono previste delle riduzioni a seconda del reddito prodotto. Tali riduzioni, dal prossimo anno, saranno inferiori rispetto agli anni precedenti.

A seguire la tabella riassuntiva:

  • Reddito fino a 19.788,99 euro: riduzione del 25 per cento;
  • Reddito fino a 26.385,32 euro: riduzione del 40 per cento;
  • Reddito fino a 32.981,65 euro: riduzione del 50 per cento.

Come prima, qui sotto vengono indicati gli importi mensili del reddito prodotto in base alle tre fasce appena considerate:

  • 1^ fascia: 1.522,23 euro;
  • 2^ fascia: 2.029,64 euro;
  • 3^ fascia: 2.537,05 euro.

Ultime novità dalla Legge di Bilancio 2018

La commissione Lavoro alla Camera dei Deputati, presieduta dal parlamentare Pd Cesare Damiano, ha confermato la volontà di presentare delle modifiche al pacchetto previdenziale del Governo.

Tra le ipotesi più probabili, la proroga dell'Ape social al 2019 e l'ampliamento dei beneficiari a 15 categorie. Rimangono invece bassissime le possibilità di intervento sulla quota 41 per i lavoratori precoci e l'estensione del regime sperimentale Opzione Donna al 31 dicembre 2018. Non si escludono nemmeno nuove iniziative da parte della Cgil, dopo la protesta di sabato 2 dicembre in cinque piazze italiane, con lo slogan "I conti non tornano" che potrebbe essere il mantra da qui alle prossime settimane.