Il lavoro è la priorità ma, per quanto riguarda l'agenda sociale, anche il completamento della fase due della riforma Pensioni, che però non vuol dire modifiche strutturali alla legge Fornero. Questa la linea del Partito democratico sulle questioni sociali tracciata dal segretario Matteo Renzi che ieri ha concluso il suo "tour d'ascolto" pre-elettorale in Sicilia. "Allarghiamo - ha dichiarato ieri l'ex premier - l'anticipo pensionistico sulla base - ha specificato - delle reali esigenze".

Pensioni, nuovo intervento di Matteo Renzi

Probabilmente altre novità in arrivo dunque con la legge di Bilancio 2018 in materia di Ape, anche il leader del Pd non ha meglio definito la sua proposta, limitandosi a dire poco a proposito dei criteri per un ulteriore ampliamento della platea dei beneficiari dell'Anticipo pensionistico, non è chiaro inoltre se il riferimento sia all'Ape sociale, già in fase di revisione alla Camera, o all'Ape volontario che stenta a decollare perché forse eccessivamente penalizzante per i lavoratori.

Quale il criterio di Renzi: "Scegliendo caso per caso", ha detto ieri il leader dem ai microfoni di Rete 4 ospite in studio di Quinta colonna. Di modifiche alla legge Fornero non se ne parla proprio al Nazareno. Il Pd, diversamente del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, della Lega di Matteo Salvini, di Liberi e uguali di Pietro Grasso non cavalca l'onda di indignazione nei confronti della riforma pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese.

'No modifiche alla legge Fornero, sì all'Ape'

"Con la legge Fornero - ha detto il segretario del Pd ai microfoni di Rete 4 - l'Italia è il Paese più virtuoso da qui al 2050". Quindi altro che abolizione o modifiche strutturali al sistema previdenziale.

Nella visione di Renzi la tenuta dei conti pubblici appare più importante dei numerosi problemi di carattere sociale che la legge Fornero continua a provocare, a partire dalla dilagante disoccupazione giovanile. "Sulle pensioni - ha sottolineato l'ex premier che punta a riconquistare Palazzo Chigi - l'Italia da qui al 2050 starà meglio degli altri".

Poi il confronto con altri paesi dell'Unione europea. "Oggi Francia e Germania - ha detto Matteo Renzi a Quinta Colonna - sono cicale. Noi - ha aggiunto - lo siamo stati in passato, ora siamo formiche". Sì, dunque, all'estensione dell'anticipo pensionistico ma non modifiche strutturali alla legge Fornero, questa la linea dem sulla riforma pensioni in vista delle elezioni politiche del 2018.