Dopo l’Ok al rinnovo nel Comparto delle Funzioni Centrali che ha riguardato 270mila dipendenti tra i quali quelli dei Ministeri e delle Agenzie Fiscali, arriva un altro importante accordo nella Pubblica Amministrazione. Fumata bianca anche per le Forze Armate e per quelle di Sicurezza, come confermato via Twitter dal Ministro Madia intorno all’una di questa notte. Per 450mila lavoratori che secondo la Madia garantiscono la sicurezza dei cittadini, dopo quasi un decennio arriva il tanto agognato nuovo contratto. Una firma che ha visto la partecipazione oltre che del Ministro della Funzione Pubblica, anche di quelli degli Interni e della Difesa.
Il nuovo contratto
La notizia ha fatto subito il giro del Web e dei quotidiani e come ricorda un articolo di “Repubblica” è stato il sottosegretario Rughetti a dare delucidazioni in merito quale delegato del Ministero della Madia, a trattare con i sindacati. Secondo Rughetti si è completato il processo riformatore della Pubblica Amministrazione e del Comparto di Sicurezza. Nuovo tetto salariale, sblocco del turnover, assunzioni straordinarie di nuovo personale, conferma delle 80 euro di bonus e riordino delle carriere sono i cardini della nuova stagione per questi lavoratori statali. Una vera rivoluzione che dopo diversi anni di attesa ha finalmente visto il via libera con un accordo che nelle ultime giornate sembrava difficilmente raggiungibile.
Dopo il no del sindacato dei Corpi di Polizia (Cocer) sembrava tutto sul punto di saltare ma evidentemente nella notte tutti i tasselli sono andati al loro posto.
Le cifre che interessano i lavoratori
I problemi erano relativi alle cifre di aumento e di arretrati spettanti per i lavoratori. Siamo sempre alla storia del blocco della perequazione, soprattutto a quello voluto dalla Fornero e poi tacciato di incostituzionalità dalla Consulta nell’estate 2015.
Anche per il Comparto di Sicurezza, cioè per Polizia, Carabinieri, vigili del fuoco ed Esercito (ma non solo), l’accordo prevede un nuovo contratto con validità 1° gennaio 2016 e scadenza 31 dicembre 2018. Come si legge su Repubblica, la Madia ha confermato anche le cifre relative ai nuovi stipendi ed agli arretrati da erogare ai lavoratori per il biennio 2016-2017.
Nelle Forze Armate aumenti da 125 euro al mese circa ed arretrati spettanti da 516 euro una tantum. La Guardia di Finanza ha spuntato aumenti di stipendio da 136 euro per mese di lavoro, mentre per Polizia di Stato e Carabinieri si parla rispettivamente di 132 e 134 euro in più. Sale di 126 euro al mese lo stipendio per Vigili del Fuoco e Polizia Carceraria e per tutti arretrati da 556 euro. Adesso se il CDM darà il via libera come ha fatto per i Ministeriali, dopo l’altro passaggio obbligato alla Corte dei Conti si potrebbe centrare l’obbiettivo di erogare gli arretrati alla fine del mese di febbraio e gli aumenti a marzo proprio come sembra accadrà per i Ministeriali. Infine la Madia ha chiarito che nonostante le difficoltà e le voci che davano come difficili gli altri rinnovi in tutti gli altri comparti, il Governo reputa di avere le condizioni per completare le operazioni per tutti.