Le ultime notizie sulla riforma pensioni, ad oggi, venerdì 26 gennaio 2018, sono relative all'ape volontaria e all'Ape sociale, oltre che al dibattito politico riguardante la cancellazione della riforma Fornero. Parleremo delle ultime dichiarazioni del Presidente dell'Inps, Tito Boeri, e la risposta del Movimento Cinque Stelle con il suo programma di riforma previdenziale.

Pensioni 2018, notizie oggi 26 gennaio: Proietti 'Lavori gravosi, Governo approvi decreti attuativi entro il 1° febbraio'

Il segretario confederale della UIL, Domenico Proietti, ha sollecitato il Governo ad approvare i decreti attuativi relativi all'Ape Social e all'estensione della platea dei beneficiari: ricordiamo, infatti, che nella Legge di Bilancio 2018 sono state aggiunte all'elenco delle mansioni gravose quattro categorie.

Il quotidiano 'Il Sole 24 Ore' sottolinea come Proietti abbia richiamato l'esecutivo a rispettare la scadenza prevista per il prossimo 1° febbraio. Lo stesso autorevole quotidiano economico ha riportato le dichiarazioni di Marco Leonardi che ha parlato di avvio dell'Ape volontaria e di quella aziendale, previsto nelle prossime settimane.

Riforma pensioni 2018: Inps, Boeri 'Abrogazione Legge Fornero?Promesse da marinaio'

Dopo l'intervento televisivo dell'ex ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che ha difeso a spada tratta la sua riforma del 2011, anche il Presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha duramente criticato le posizioni assunte, in particolar modo, dalla Lega e dal Movimento Cinque Stelle. 'Si tratta di promesse da marinaio, insostenibili, promesse che si basano sul fatto che molte persone possono non capire'.

Boeri ha ricordato come molti italiani, negli anni sessanta e settanta, non si immaginavano che le Pensioni baby, ad esempio, avrebbero pesato non poco sulle generazioni seguenti. Il numero uno dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ritiene che in Italia vi sia una bassa consapevolezza sul fronte previdenziale.

Ultime notizie pensioni, oggi 26 gennaio: Riforma M5S, quota 100 e quota 41 per tutti

Intanto, però, il Movimento Cinque Stelle, dalla pagina ufficiale del partito, rilancia il proprio programma di riforma della previdenza, una riforma che promette di essere a 360 gradi. I punti principali del cambiamento dei pentastellati riguarda il ripristino delle pensioni di anzianità, l'uscita pensionistica per tutti con 41 anni di contributi versati e l'incentivazione della staffetta generazionale.

Come indicato dal candidato premier, Luigi Di Maio, il Movimento Cinque Stelle intende sostenere la cosiddetta Quota 100 (esempio 40 anni di contributi e 60 anni di età anagrafica) ma anche la Quota 41 per tutti, cioè la possibilità di accedere alla pensione con 41 anni di contributi versati a prescindere dall'età anagrafica.