Non segue la tendenza elettorale del momento e non parla alla pancia degli elettori, sulla riforma Pensioni il candidato premier del Partito democratico, Matteo Renzi, si schiera senza tanti giri di parole in posizione contraria all’abolizione della legge Fornero, tra i punti del programma elettorale del principale avversario, Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 stelle, ma anche del centrodestra e in particolare del leader della Lega Matteo Salvini. "La legge Fornero – ha detto oggi il segretario del Pd parlando di riforma pensioni - non è una legge che nasce soltanto dal governo Monti e da Elsa Fornero”.

Pensioni, Renzi: impossibile tornare a scandaloso passato

L’ex premier ha in qualche modo ripercorso l’iter che prima della riforma Fornero portò al sistema previdenziale attualmente in vigore. “Gli scaloni – ha ricordato oggi il premier in un focus su Repubblica Tv - erano già stati immaginati dai governi precedenti e – ha sottolineato - da un ministro che si chiamava Maroni”. Il leader dem punta dunque l’attenzione anche sulle responsabilità della Lega che ormai da tempo si batte per l’abrogazione della legge Fornero tanto da aver raccolto più di 500mila firme per proporre il referendum abrogativo poi ritenuto inammissibile dai giudici della Corte Costituzionale. “Rimettere in discussione tutto – ha detto oggi chiaramente il candidato premier del Pd - è impossibile e per certi versi neanche giusto”.

Leader Pd promette l’estensione dell’Anticipo pensionistico

Veste i panni del buon saggio mentre cerca di riconquistare la poltrona di Palazzo Chigi dalla quale scalzò in modo brusco il “compagno” di partito Enrico Letta. “Non accarezzo il pelo – ha detto oggi Matteo Renzi - per prendere un voto in più. Non si può – ha sottolineato parlando della riforma pensioni - tornare al sistema scandaloso del passato”.

Il Partito democratico per una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro verso nuove forme di pensione anticipata punta sull’estensione dell’Anticipo pensionistico volontario e dell’Ape sociale, nessun riferimento alla possibile Quota 41 per tutti i lavoratori precoci e nemmeno alla proroga di Opzione donna da parte del candidato premier dem.

“Io vorrei che l'anticipo pensionistico funzionasse bene – ha detto Renzi ai microfoni di Repubblica Tv - e che si lavorasse per renderlo conveniente”. Conveniente, finora, evidentemente non è stato, come certificato dai dati diffusi dall’Inps. “Dobbiamo trovare – ha detto il leader del Pd - un equilibrio".