Continua a tenere banco la questione legata alla riforma Pensioni 2018 con innumerevoli discussioni che giorno per giorno non fanno altro che essere alimentate dagli addetti ai lavori. Dopo avervi parlato recentemente dei dettagli del progetto del Movimento Cinque Stelle sul sistema previdenziale e non solo, vi vogliamo riportare le ultime dichiarazioni da parte di Cesare Damiano, il presidente della Commissione Lavoro alla Camera, che ha parlato della cosiddetta Quota 41 per tutti i lavoratori.

Riforma pensioni: ecco cosa avrebbe in mente Damiano

Secondo quanto si legge sul noto sito PensioniOggi.it, infatti, attraverso una nota Cesare Damiano ha ribadito il suo impegno per correggere la legge Monti-Fornero, tanto discussa in quest'ultimo periodo dalle varie forze politiche. Dopo le varie riforme effettuate dal 2012 con le otto salvaguardie, l'Opzione Donna e l'introduzione dell'APe social, bisogna continuare a seguire questa strada, perché grazie a ciò sono stati salvati 250.000 lavoratori.

Il programma di Damiano e del PD: confronto con Lega e M5S

A differenza delle Lega Nord e del Movimento 5 Stelle, il programma di Cesare Damiano e del PD non promette l'eliminazione della legge Fornero ma una sua revisione progressiva, già partita negli anni precedenti.

L'idea sarebbe quella di rendere strutturale l'APe social, di introdurre una nona salvaguardia per i soggetti esodati e di prorogare anche l'Opzione Donna. Tutto questo attraverso l'utilizzo dei risparmi derivanti e già stanziati per tali misure. Un altro passo importante che Damiano si propone di effettuare è il miglioramento delle norme legate ai lavoratori precoci.

Secondo il presidente andrebbe eliminato il vincolo di aver svolto un anno di lavoro prima dei diciannove anni di età per poter accedere al pensionamento con i 41 anni di contribuzione.

Altro elemento molto importante di cui ha parlato Cesare Damiano è l'introduzione della Quota 41 non solo per i lavoratori gravosi, quindi l'obiettivo è quello di estendere tale strumento anche ad altre categorie.

Per quanto riguarda i giovani, invece, bisognerebbe introdurre una pensione contributiva di garanzia e rivedere anche l'aumento dell'età pensionistica. Insomma, sono tanti i provvedimenti che il presidente della Commissione Lavoro avrebbe in mente. A questo punto non ci resta che attendere per capire come si evolverà la questione.

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