Raffica di interventi politici sulla riforma Pensioni in questi ultime weekend di campagna elettorale verso le elezioni politiche del 4 marzo, quando gli italiani saranno chiamati ad eleggere il nuovo Parlamento che dovrà poi accordare la fiducia al nuovo Governo. E’ prevalentemente la legge Fornero ad agitare il dibattito politico-elettorale. Da una parte chi vuole abolirla o modificarla, dall’altra chi non la vuole toccare proprio per non mettere a rischio le finanze pubbliche e la stabilità del sistema pensionistico che comunque, ad onor del vero, continua ad avere effetti negativi sul piano sociale: ultrasessantenni ancora al lavoro a prescindere dalle mansioni svolte e giovani disoccupati.

Pensioni, la Fornero replica a Di Maio: non mi vuole bene

L’ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero replica al candidato premier del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio, che propone l’abolizione della riforma pensioni varata nel 2011 dal Governo Monti sostenuto dalla maggioranza di larghe intese, come quella che potrebbe ricostituirsi dopo il voto del 4 marzo ma questo dipenderà dall’esito elettorale. "Di Maio – ha detto ieri Elsa Fornero, intervenendo a sostegno di Emma Bonino ad un’iniziativa promossa da +Europa - dice che nel suo governo ci saranno ministri competenti con il cuore, non come Elsa Fornero ministro competente ma senza cuore. Ma chi oggi dice che si può tornare indietro dalla mia riforma – ha sottolineato l’ex ministro del Lavoro come riporta l’Ansa - non vi vuole davvero bene".

A “difesa” della legge Fornero anche la Uil di Carmelo Barbagallo, che propone comunque di modificarla ma non di abolirla. "Cambiare la legge Fornero si può, ma abolirla - ha detto ieri durante un incontro a Trieste il segretario confederale della Uil Guglielmo Loy - significa mettere in discussione la tenuta del sistema previdenziale".

La riforma pensioni 2018 tra le priorità del centrodestra

La questione previdenziale tra le priorità della coalizione di centrodestra, non solo della Lega di Matteo Salvini. Sia Silvio Berlusconi che giorgia meloni insistono sul punto. "Il nostro programma – ha detto il leader di Forza Italia in un’intervista pubblicata oggi su il Dubbio - ha come priorità il lavoro per i giovani, lo sviluppo del sud, la garanzia di pensioni adeguate agli anziani, almeno – ha sottolineato Berlusconi -1.000 euro al mese per 13 mensilità”.

"Noi vogliamo reintrodurre – ha dichiarato in un incontro a Bari il leader di Fratelli di Italia - il diritto di andare in pensione per chi ha 60 anni di età e 41 di contributi. Vogliamo abolire – ha aggiunto Giorgia Meloni illustrando le proposte del centrodestra sulla riforma pensioni - l'automatismo nell'adeguamento del sistema pensionistico alla aspettativa di vita. Vogliamo anticipare la pensione sociale per chi non ha reddito a 60 anni – ha concluso la Meloni come riporta l’Agi - e vogliamo complessivamente modificare il sistema pensionistico”. Queste alcune delle proposte che si susseguono di ora in ora in questi ultimi giorni di questa campagna elettorale che vede la questione previdenziale tra i temi in primo piano nel dibattito politico.