Arrivano novità sul programma del Movimento 5 Stelle in merito alle Pensioni anticipate e alla pensione di vecchiaia per il superamento della riforma delle pensioni di Fornero. La prima riguarda la pensione anticipata con quota 41 dei lavoratori precoci che dovrebbe essere alternativa alla quota 100 delle pensioni ottenute sommando età anagrafica e versamenti di contributi fatti nella vita lavorativa. Dunque, la quota 41 rimarrebbe, come succede oggi, un meccanismo di pensione anticipata per tutti i lavoratori precoci, ovvero per i contribuenti che abbiano iniziato a lavorare e versare all'Inps prima della maggiore età.

I contribuenti che non rientrerebbero nei requisiti della quota 41 dei precoci, in alternativa, procederebbero con il calcolo delle pensione anticipata della quota 100 come formula per raggirare l'aumento delle età delle pensioni prevista dalla riforma Fornero.

Ultime pensione anticipata e pensioni vecchiaia 2018: novità precoci, quota 41 e quota 100

In altre parole, dunque, si tornerebbe al meccanismo delle pensioni previsto fino a qualche anno fa, prima dell'entrata in vigore della riforma Fornero. Le pensioni anticipate, o pensioni di anzianità, andrebbero a rispolverare il sistema delle quote sommando età e contributi, permettendo l'uscita anche poco dopo i 60 anni. Pensioni anticipate dei precoci con quota 41, pensione anticipata con quota 100 e, altra novità nel programma del M5S, proroga delle pensioni con opzione donna avrebbero una spesa di circa 11 miliardi di euro all'anno, a regime.

Fissando l'obiettivo pensioni in senso stretto, una quota delle risorse, tra i 7 miliardi e mezzo e gli 8 miliardi, verrebbe utilizzata per superare la riforma delle pensioni di Elsa Fornero. Ovvero il solo costo della quota 41 dei precoci, le pensioni anticipate con opzione donna e la quota 100. Altri tre miliardi di euro sarebbero necessari per bloccare la parte della Fornero che prevede l'adeguamento ogni tre anni (poi ogni due) dell'età di uscita.

Il prossimo aumento di età è previsto dal 1° gennaio 2019 e innalzerà il requisito anagrafico delle pensioni di vecchiaia a 67 anni e gli anni di contributi per la pensione anticipata a 43 e 3 mesi. Il Sole 24 Ore ha pubblicato anche le possibili coperture per la realizzazione neutralizzare le tre misure di pensione: quattro miliardi arriverebbero dalla spending review e altri 6,5 tagliando gli sconti fiscali sul lavoro.

Pensione anticipata 2018: novità uscita con proroga opzione donna?

Altra possibile copertura del programma M5S comprendente il superamento della riforma delle pensioni anticipate dei precoci con quota 41, della quota 100 e della proroga dell'opzione donna riguarda il finanziamento in deficit. Si tratterebbe di reperire la somma di 10-15 miliardi di euro, ma ciò non significa necessariamente andare oltre il 3 per cento del rapporto deficit/Pil. Ovvero, partendo dalla base dell'1,6 per cento di base del rapporto annuo, la riforma delle pensioni rappresenterebbe una delle misure adottabili senza incorrere il parametro del 3 per cento. Dunque, secondo il M5S le misure andrebbero a bloccare l'intera riforma delle pensioni targata Fornero, impedendone gli effetti su aumenti di età e di contributi necessari per la pensione anticipata o per le pensioni di vecchiaia.

L'intero programma del M5S prevede, a regime, una copertura totale di circa 75 miliardi di euro. Non solo riforma delle pensioni, ma anche i pilastri del reddito di cittadinanza, del dimezzamento dell'Irap e dell'abbassamento a tre del numero delle aliquote dell'Irpef. Queste le coperture che si leggono sul programma M5S dei 75 miliardi: i primi 30 dovranno essere recuperati dalla spending review secondo il meccanismo tracciato qualche anno fa da Carlo Cottarelli (un miliardo dal risparmio dei costi della politica). Altri quaranta miliardi di euro dovranno essere risparmiati dal taglio delle agevolazioni fiscali e degli sconti che, ad oggi, sono previsti per determinate categorie di lavoratori e di famiglie (si va dalla sanità ai trasporti all'energia). Fino a 10-15 miliardi da deficit.