Mentre in Italia si continua a discutere di riforma Pensioni, per risolvere in qualche modo i problemi creati dalla legge Fornero sul piano sociale, in Germania si fanno nuovi passi avanti sul piano previdenziale. Gli assegni pensionistici tedeschi, nel 2018, saliranno di oltre il tre per cento sia ad Est che ad Ovest. Ad annunciarlo oggi a Berlino è stato il ministro del Lavoro e degli Affari sociali tedesco Hubertus Heil. In particolare, secondo quanto annunciato dal governo tedesco, le pensioni aumenteranno a Est del 3,4% e a Ovest del 3,2%.

Niente male, un aumento piccolo ma comunque significativo e indicativo delle diverse situazioni esistenti sul piano pensionistico tra Italia e Germania.

Pensioni, uguali le proposte di M5s e Lega

In Italia, intanto, le proposte per il superamento della legge Fornero animano il dibattito politico in vista dell’elezione degli uffici di presidenza di Camera e Senato ma soprattutto in vista della formazione del nuovo governo, missione che si preannuncia non semplice alla luce del risultato elettorale e del Rosatellum che non è riuscito a consegnare una maggioranza stabile e chiare al Paese. Diverse le proposte in comune tra Movimento 5 stelle e Lega, a cominciare dalla questione previdenziale. Si Matteo Salvini che Luigi Di Maio, hanno promesso in campagna elettorale e continuano a impegnarsi in questo senso anche adesso, il superamento dell’attuale sistema pensionistico, con l’introduzione della quota 100 per tutti i lavoratori, la proroga del regime sperimentale di Opzione donna, la Quota 41 per i precoci, la staffetta generazionale.

Lega e M5s di fatto hanno i numeri per fare quello che vogliono. Anche se non riusciranno a fare insieme un nuovo governo potranno in qualche modo impegnarsi in Parlamento per varare una riforma pensioni di loro piacimento, quella promessa agli italiani che anche su questo si sono espressi nelle urne il 4 marzo scorso.

Anief: servono 80 miliardi per abolire la Fornero

Si resta dunque in attesa di importanti novità già quest’anno. C’è intanto chi sollecita interventi urgenti, a prescindere da chi andrà al governo. "Dopo le promesse elettorali - si legge in una nota del presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico - già non si parla più di tornare a una soglia pensionistica equa”.

La questione della riforma pensioni riguarda in particolare anche il mondo della scuola. “Solo i sindacati – sottolinea l’Anief - ricordano che per cancellare la riforma Fornero servirebbero circa 80 miliardi che vanno recuperati – specifica - a copertura di un'eventuale controriforma".