Ancora d’accordo sulla riforma Pensioni, ma Luigi Di Maio e Matteo Salvini sembra stiano trovando difficoltà a trovare un’intesa per il governo. Stop legge Fornero, riduzione delle tasse, una politica più severa contro l’immigrazione irregolare: questi alcuni dei temi che in questi giorni di confronto verso la formazione del nuovo governo hanno unito il Movimento 5 stelle e la Lega. Sulla riforma pensioni, peraltro, il programma proposte agli elettori riportava le stesse proposte: proroga di Opzione donna, Quota 100 per tutti i lavoratori, staffetta generazionale, Quota 41 per i precoci.

Pensioni, un governo M5s-Lega potrebbe superare la legge Fornero

Ma nelle ultime ore sembrano allungarsi le distanze tra il Carroccio e il movimento pentastellato, di certo ancora ben lontani dal raggiungimento di un’intesa per la formazione del nuovo governo. Un’intesa sulla quale a questo punto sembrano in molti a sperare. Ma vediamo quali sono le ultime dichiarazioni di Salvini e dei pentastellati in attesa del via alle consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "Si parte dal centrodestra", va ripetendo il leader della Lega facendo da contraltare al Movimento 5 stelle che continua a insistere su un governo con Di Maio premier. Lo sguardo del leader leghista è rivolto intanto alle elezioni regionali che si terranno nei prossimi giorni in Friuli Venezia Giulia e nel Molise.

Due test considerati in questa fase importanti anche per la formazione del nuovo esecutivo.

Salvini e Di Maio sulle pensioni hanno proposte uguali: da Q100 a OD

"Tra qualche giorno – ha detto Salvini in vacanza ad Ischia con la compagna Elisa Isoardi - si vota nelle regionali. Una bella vittoria del centrodestra – ha sottolineato il leader del Carroccio - lancerebbe un bel segnale al Quirinale".

Non è detto che il voto possa influenzare le scelte del Capo dello Stato, ma secondo Salvini è così è dunque spera nella vittoria del centrodestra sia nel Molise che in Friuli Venezia Giulia. Se Salvini, rispetto alla sua premiership, si è detto pronto a fare un passo indietro, di tutt’altro avviso è Di Maio. Il sostegno a Di Maio premier sembra un punto fermo dei pentastellati, su questo appaiono inflessibili, almeno per il momento.

Nel frattempo continua il confronto e la ricerca di un’intesa per trovare una maggioranza parlamentare capace di sostenere il nuovo governo. "Dialogo – ha detto il parlamentare M5s Emilio Carelli - con tutte le forze politiche. A destra e a sinistra – ha aggiunto - nell'interesse del Paese, affinché si faccia un governo". Le consultazioni al Quirinale prenderanno il via subito dopo Pasqua.