Le questioni legate alla riforma Pensioni di cui tanto si è discusso in campagna elettorale tra i punti di dialogo e confronto fra il Movimento 5 stelle guidato da Luigi Di Maio e la Lega di Matteo Salvini, veri vincitori di questa campagna elettorale. I pentastellati hanno stravinto in tutta Italia a man bassa e hanno fatto cappotto nei collegi uninominali in Sicilia. Il Carroccio ha conquistato tutte le aree del Paese, prendendo tanti consensi anche al Sud e triplicando i propri voti.
Riforma pensioni, M5s e Lega contro la legge Fornero
Quali le proposte di M5S e Lega in campagna elettorale?
Erano scritte nei programmi e le hanno ripetute quasi tutti i giorni Di Maio e Salvini: abolizione della legge Fornero, attivazione Quota 100 per tutti e Quota 41 per i lavoratori precoci. Nel programma pentastellato, in particolare, anche la proroga di Opzione donna e misure per favorire la staffetta generazionale oltre a più tutele previdenziali per chi è impegnato in lavori usuranti. Ed è proprio di pensioni, oltre che riduzione delle tasse e snellimento della burocrazia, che parla i leader del Carrocco nel day after delle elezioni che hanno segnato la sconfitta di Silvio Berlusconi (Forza Italia) che cede il passo alla Lega e di Matteo Renzi che ha portato il Partito democratico sotto la soglia psicologica del 20%.
Pensioni, fisco, pubblica amministrazione: prove di dialogo
Gli italiani hanno votato "con la testa - ha detto il segretario della Lega ai microfoni del Tg di La7 -e quindi con i programmi: pensioni, tasse, burocrazia. E poi – ha aggiunto - con il cuore: credo che gli italiani abbiano capito di chi possono fidarsi e chi no", così Salvini ha risposto alla domanda su come ha convinto molti italiani a dare il voto al Carroccio.
Concreto il ragionamento di Massimiliano Fedriga, parlamentare rieletto: “Se dovessimo sederci a un tavolo con Di Maio – ha dichiarato ai microfoni di Radio anch’io - metteremmo sul tavolo tre questioni: pressione fiscale, immigrazione e pensioni. Tre punti fondamentali – ha sottolineato - da cui non possiamo prescindere”. Sono i punti di incontro con il Movimento 5 stelle che probabilmente sarà chiamato dal Quirinale a formare il nuovo governo.“In questo momento la Lega – ha detto Fedriga - ha la responsabilità della propria forza nella coalizione di centrodestra. Dialogheremo con tutti – ha evidenziato - per cercare la soluzione migliore”.