Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 17 marzo 2018 vedono arrivare molte risposte dagli iscritti alla pagina Facebook "Riforma pensioni e lavoro" in merito ad un nostro recente sondaggio. Abbiamo infatti domandato a quale età si ritiene giusto poter accedere all'agognato pensionamento. Riscontri interessanti in tal senso sono arrivati anche dal CODS, che ha condiviso la nostra indagine. Nel frattempo dall'Inps arriva la notizia di una nuova campagna informativa pronta a fare il giro dell'Italia con incontri fissati in scuole, aziende e università.

Infine, Confindustria esprime i propri timori in merito alla possibile formazione di un Governo anti europeo. Vediamo insieme tutti i dettagli nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

A quale età è giusto andare in pensione? Oltre 350 risposte in poche ore nella nostra pagina facebook

Nel pomeriggio di ieri abbiamo lanciato una breve indagine conoscitiva dalla nostra pagina Facebook "Riforma pensioni e lavoro" in merito a quale sarebbe secondo gli iscritti l'età più giusta per ottenere l'agognato pensionamento. Nel giro di poche ore sono arrivati più di 400 commenti oltre a decine di messaggi, a conferma che il tema è molto sentito. Per quanto concerne il riscontro fornito da questa prima tranche di risposte, escono sostanzialmente tre diverse ipotesi considerabili come maggiormente rilevanti.

La prima riguarda la quota 100, senza vincoli di età o di anzianità. La seconda prevede il raggiungimento della quiescenza una volta maturati 40 anni di versamenti. La terza istanza chiede invece il pensionamento raggiunti i 60 anni, indipendentemente dall'anzianità effettiva di lavoro e quindi dai contributi versati. Quest'ultima ipotesi andrebbe infatti a coprire coloro che hanno vissuto una carriera discontinua e che per questo non rientrerebbero nella quota 100 o nella pensione anticipata.

I commenti sull'età di pensionamento dal CODS

Anche dal Comitato Opzione Donna Social sono arrivati riscontri interessanti riguardo al nostro sondaggio, dopo che l'amministratrice Orietta Armiliato l'ha condiviso sulla bacheca del gruppo. In merito all'età anagrafica di uscita, in diverse si sono espresse all'interno di un range che va dai 57 ai 60 anni, pur accettando un ricalcolo contributivo.

C'è poi chi ha proposto che l'uscita partisse prima, tenendo conto di particolari situazioni, come ad esempio il lavoro di cura svolto dalle donne in famiglia. In merito invece all'anzianità contributiva, molte chiedono di non superare i 35 anni. Infine, altre partecipanti al sondaggio indicano i 60 anni indipendentemente dai versamenti effettuati.

Nuova campagna Inps per i 120 anni dell'Istituto

L'Inps ha avviato una nuova campagna che porterà l'Istituto all'interno delle scuole, delle aziende e delle università in occasione dei 120 anni dalla sua nascita. Durante gli interventi nelle scuole, si parlerà della storia del sistema previdenziale italiano e si coinvolgeranno gli studenti con le informazioni di base ed i principi di funzionamento del pilastro pensionistico e di welfare pubblico.

Nelle imprese l'Inps si farà promotore della cooperazione tra imprenditori e lavoratori, avviando il progetto "in viaggio verso le aziende". Infine, all'interno delle università si offrirà agli iscritti ed al personale accademico un servizio di informazione e consulenza sulle prestazioni offerte dall'istituto.

I timori di Confindustria sulla nascita del nuovo Governo

"Temiamo che ci sia qualcuno che vada al governo per fare il contrario di quello che servirebbe all'Italia". Lo afferma il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, esprimendosi in favore di un esecutivo che non risulti contrario all'Europa. "Ciò che il mondo delle imprese comprensibilmente teme oggi è la nascita di un governo incapace di ricordare che i provvedimenti che servono all'Italia non possono prescindere dal nodo delle risorse del paese e non possono prescindere dagli effetti che potrebbero avere alcune decisioni sull'economia reale.

Un governo tentato dal superare il Jobs Act, dal fare più deficit, dal cancellare la riforma delle pensioni, dal considerare le infrastrutture non un potenziale di crescita ma una minaccia potenziale è un governo che non farebbe gli interessi dell'Italia". Secondo il rappresentante degli industriali, "il paese non ha bisogno di altre paure, ma ha bisogno di maggiore fiducia".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" in merito alle ultime novità sul comparto previdenziale riportate nell'articolo