Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 16 marzo 2018 vedono crescere il trend degli italiani che decidono di incassare la propria pensione all'estero. Nel frattempo il Movimento 5 Stelle torna a proporre un intervento sui vitalizi, mentre dalla UIL arrivano nuovi commenti sui lavori di cura e sulla flessibilità dedicata alle donne. Vediamo insieme tutti i dettagli su queste e sulle altre tematiche d'attualità nel nostro nuovo articolo di approfondimento riguardante il comparto previdenziale.

M5S: via subito i vitalizi

"Vogliamo che la Camera sia il luogo in cui si parta con la delibera sui vitalizi perché riguarda un maggior numero di ex parlamentari che hanno questo odioso privilegio".

Lo afferma l'esponente del M5S Giulia Grillo, spiegando che il desiderio del Movimento è che "gli uffici di presidenza prendano le decisioni più attese dai cittadini che ci hanno dato un voto netto di cambiamento, a partire dall'abolizione dei vitalizi che si potrà fare proprio all'interno degli uffici di presidenza".

Meloni (FdI) ripropone il raddoppio delle pensioni di invalidità

"Abbiamo ottenuto un risultato ottimo alle elezioni, siamo il secondo partito per incremento di consenso dopo la Lega, che è cresciuta quattro volte, noi siamo aumentati del 209%". Lo afferma la leader dei Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, indicando che ora "vogliamo dare subito concretezza a questo risultato". Tra le proposte inserite nel programma elettorale, oltre alla flat tax al 15% sui redditi eccedenti rispetto al 2017, l'abolizione del tetto all'uso del contante, "un voluntary disclosure come proposta dal procuratore capo di Milano, Greco, sui redditi non dichiarati e non illeciti, ridurre i soldi per l'accoglienza, oggi ammontano a 5 miliardi di euro, e raddoppiare quelli per i rimpatri.

Con le risorse risparmiate si possono coprire: il raddoppio delle pensioni di invalidità, accompagnata ad una guerra senza quartiere ai falsi invalidi, infine destinare il 50% delle risorse provenienti dalla criminalità organizzata alle Forze delll'Ordine".

Proietti (UIL): sanare le disparità di genere

Il Segretario confederale della UIL Domenico Proietti è tornato a parlare delle agevolazioni pensionistiche riguardanti le donne e delle eventuali variabili che le riguardano all'interno di un'intervista rilasciata per il sito "Trinacrianews.eu".

Secondo quanto spiegato dal sindacalista, "bisogna sanare tutte le disparità di genere che ancora persistono nel nostro sistema previdenziale ed al contempo valorizzare il lavoro di cura svolto dalle lavoratrici". Proietti ha ricordato che all'interno dell'ultima Manovra si sono fatti passi in avanti tramite il riconoscimento alle lavoratrici madri di un bonus fino a due anni per l'accesso all'APE sociale.

"Come sindacato abbiamo chiesto e stiamo chiedendo che questo beneficio venga esteso a tutte le tipologie di pensionamento. Chiediamo, inoltre, che sia riconosciuto un periodo di contribuzione figurativa per tutti i periodi di lavoro di cura svolto, anche fuori dal rapporto di lavoro".

I numeri dei pensionati in fuga all'estero

Nel frattempo cresce il fenomeno di coloro che decidono di trasferirsi all'estero durante la vecchiaia. Secondo i dati aggiornati forniti all'interno del Quinto Rapporto realizzato da Itinerari Previdenziali, delle 370mila pensioni pagate al di fuori della nazione, oltre 59mila risultano interamente riconducibili a versamenti effettuati in Italia. Si tratta quindi di pensionati che hanno deciso di emigrare all'estero, beneficiando così di importanti agevolazioni fiscali.

In virtù degli accordi contro la doppia imposizione, in molti Paesi è possibile infatti ricevere l'importo lordo, pagando poi le aliquote locali. Il fenomeno è ancora contenuto ma in trend di costante crescita, un dato che richiama quindi alla necessità di un approfondimento da parte degli esperti di settore.

Rendita Integrativa Temporanea Anticipata in arrivo anche per i dirigenti dell'industria

La nuova RITA, che permette il prepensionamento con un anticipo fino a 10 anni rispetto all'uscita di vecchiaia dell'Inps, sarà presto disponibile anche per gli iscritti al Fondo Previndai. Grazie alle nuove modifiche realizzate sullo statuto, i dirigenti dell'industria potranno accedere al proprio montante sotto forma di rendita anticipata sulla base dei due diversi profili previsti dal legislatore, ovvero con almeno 20 anni di versamenti presso l'Inps entro i 5 anni dalla inoccupazione oppure dopo 24 mesi di inoccupazione purché si maturi l'assegno entro i successivi 10 anni.

L'assegno sarà erogato in forma trimestrale, così come già avviene per altri fondi che hanno adottato la misura.

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori nel caso desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e lavoro" in merito alle ultime novità sul comparto previdenziale riportate nell'articolo.