Le ultime novità sulla riforma Pensioni 2018 giungono da Roberto Ghiselli che, sulla questione, non mostra dubbi e torna ad esprimere la sua opinione sulla necessità di mettere mano alla Fornero in occasione dell’iniziativa tenutasi ieri a Roma ove è stato presentato lo studio della Cgil e Fondazione di Vittorio. Ecco le sue parole.

Pensioni 2018, superare subito l’impianto della Fornero

Fondamentale, dice il segretario confederale della Cgil, reintrodurre da subito un meccanismo che conceda la flessibilità in uscita in Italia. La tematica era già stata oggetto della piattaforma sindacale unitaria e da lì bisogna ripartire, sottintende.

Bisogna, specifica, mettere mano al rigido impianto della Legge Monti Fornero, al fine di superarne i limiti. Occorre, precisa, introdurre un’età di accesso al pensionamento che parta dai 62 anni e garantire necessari elementi di sostenibilità specie nei confronti delle persone che sono maggiormente disagiate e/o deboli, tra questi: giovani, donne e quanti nell’arco della propria vita hanno sempre dovuto svolgere mestieri gravosi e/o usuranti. Un particolare riguardo, va posto, spiega, anche ai lavoratori precoci, che pur essendo giovani hanno già alle spalle ben 41 anni di contributi versati.

Pensioni, novità Cgil: età per accedere alla pensione di vecchiaia più alta in Italia rispetto al resto d’Europa

Lo studio ‘i sistemi previdenziali in Europa' mette appunto in confronto il nostro sistema previdenziale con il resto d’Europa e la fotografia che ne emerge evidenzia come nel nostro Paese l’età necessaria per poter accedere alla pensione di vecchiaia sia la più alta paragonata agli altri Paesi europei.

Nello specifico, in Italia, dal 2019, con l’incremento di ulteriori 5 mesi, si andrà in pensione a 67 anni sia gli uomini che le donne. Un limite, si legge dalla ricerca, molto elevato se si considera che in Germania, ad esempio, la soglia dei 67 anni si raggiungeranno solo nel 2029, ben 10 anni dopo. E per la Spagna lo stesso limite anagrafico per accedere alla pensione di vecchiaia verrà raggiunto dal 2027.

Pensioni in Italia: meccanismo doppiamente penalizzante

Inoltre il meccanismo che sta alla base dell’adeguamento del requisito pensionistico è doppiamente penalizzante, spiega Cigna, responsabile dell’ufficio di previdenza della Cgil Nazionale, in quanto: con cadenza biennale si agisce anche sui coefficienti di trasformazioni, che occorrono per il calcolo della pensione effettiva nel sistema contributivo, ragione per cui non solo si va in pensione sempre più tardi, ma con un assegno sempre più leggero.