Il Reddito di inclusione, noto anche con l’acronimo Rei, dal 1 luglio 2018 diviene una misura universale di contrasto alla povertà. In base alle novità inserite nella legge di Bilancio 2018 chi presenta il Rei dovrà sottostare ad un solo requisito quello economico famigliare, è stato abolito il requisito del nucleo familiare, vigente fino al 30 giugno 2018. Vediamo cosa cambia e a chi si rivolge.

Rei 2018/19: cosa cambia, per chi?

Fino al 30 giungo 2018 chi presenta domanda per poter ottenere il reddito di inclusione dovrà avere determinati requisiti, tra cui, quello di avere un nucleo famigliare che abbia al suo interno o un figlio minore, fanno eccezione i figli disabili che possono essere maggiorenni, o una donna in gravidanza o un over 55 senza lavoro.

I requisiti di reddito devono rispettare i seguenti requisiti: soglia Isee fino a 6.000 euro, soglia ISRE fino a 3.000 euro, per la parte patrimoniale. L'ISRE calcola l'effettiva disponibilità economica delle famiglie, sottraendo eventuali affitti pagati, rappresenta l'indicatore della Situazione Reddituale. Per poter richiedere il Rei il patrimonio immobiliare deve essere sotto ai 20mila euro al netto della prima casa. La misura prevede dunque l’accesso anche ai proprietari di casa che si trovano in povertà. Spesso la povertà emerge a seguito di situazioni esogene imprevedibili, perdita di lavoro, malattia, divorzio che possono alterare il budget economico del nucleo famigliare.

Rei, cosa cambia dal 1 luglio?

Chi si appresterà a presentare la domanda dal 1° di luglio, con un nuovo modulo, dovrà unicamente attenersi alle richieste del patrimonio economico, non conta più la situazione ancorata al nucleo famigliare, dunque anche una coppia spostata con figli maggiorenni può far richiesta del Rei, che diviene, appunto, una misura universale di contrasto alla povertà.

Possono accedervi i cittadini italiani o comunitari, che abbiano cittadinanza in uno dei Paesi Ue, cittadini extracomunitari che abbiano il permesso di soggiorno, coloro che sono residenti in Italia da almeno 2 anni e sono titolari di asilo politico . Chi fa domanda non deve però percepire la Naspi o altri ammortizzatori sociali.

Quanto spetta?

Dipende dai componenti che compongono il nucleo famigliare, si va da un minimo di 187.5 euro mensili per famiglie composte da un solo componente, fino ad un massimo di 539.82, il massimo erogabile, per famiglie numerose che hanno 5 o più componenti. Passando per famiglie che hanno 2 componenti, 294.38, 3 componenti, massimo erogabile, 382.5, 4 membri 461.25.