E' ad un bivio la riforma delle Pensioni di Elsa Fornero, soprattutto per quanto concerne l'uscita con la pensione anticipata, in prospettiva di riforma, almeno secondo i programmi dei partiti usciti vincitori dalle elezioni politiche 2018. Le opzioni della quota 100 e della quota 41 per tutti sono quelle più gettonate, sia nei programmi politici che nelle richieste dei gruppi Facebook dei lavoratori prossimi alla pensione. Ma prima che possa formarsi il nuovo Governo, gli strumenti di uscita con le pensioni anticipate degli ultimi Governi sono entrati a regime, anche se per alcuni occorrerà la conferma della prossima legge di Bilancio: si parla della quota 41 dei lavoratori precoci, dell'anticipo pensionistico conosciuto come Ape (nelle varie formulazioni, volontario, aziendale e social), dell'allargamento delle categorie dei lavori gravosi, mentre non è stata confermata dalla legge di Bilancio 2018 l'anticipo con opzione donna.

Tutte misure, queste, che permettono la flessibilità in uscita da lavoro, evitando di vedersi allontanare l'età della pensione anticipata (per i contributi necessari) o delle pensioni di vecchiaia dal 2019.

Pensione anticipata: novità oggi uscita Ape, opzione donna e precoci quota 41

In attesa delle possibili novità di riforma della pensione anticipata con quota 100 e quota 41 per tutti, i contribuenti che hanno già superato i 60 anni hanno la possibilità di scegliere, a 63 anni e 7 mesi, l'uscita con l'Ape volontaria. Alla stessa quota di uscita, per i lavoratori che abbiano maturato i requisiti per l'anticipo pensionistico volontario possono accedere all'Ape social oppure alla pensione anticipata dei precoci con quota 41, quest'ultima, però, non legata all'età, ma solo al raggiungimento dei 41 anni di contributi.

Per l'Ape volontario è possibile presentare domanda fino al 18 aprile: in questa prima tornata i contribuenti possono richiedere anche gli arretrati se dovessero aver maturato i requisiti nel 2017 (da maggio), dato il ritardo nell'adozione della misura di pensione. Tuttavia, negli ultimi giorni, le attenzioni si sono concentrate su di un altro strumento, la Rendita anticipata temporanea Rita, applicata sulle pensioni integrative.

L'uscita con questo meccanismo è possibile già dalla quota 56,7.

Uscita 2018 pensione anticipata quota 57 con Rita: chi per le pensioni?

Ovvero, con la Rita è possibile andare in pensione anticipata fino a tutto il 2018 già al compimento dei 56 anni e sette mesi. Dal prossimo anno, invece, il limite minimo di uscita aumenterà di 5 mesi per l'adeguamento delle pensioni alla speranza di vita e si dovrà raggiungere la quota 57.

L'uscita per la pensione a questa età è prevista per i disoccupati da almeno due anni, con almeno 20 anni di contributi versati all'Inps e non meno di cinque ai fondi pensionistici integrativi. Per chi non dovesse essere disoccupato, la pensione anticipata con la Rita è garantita a partire da quota 61 anni e sette mesi. In entrambi i casi, i contribuenti in uscita con la Rita possono decidere di utilizzare tutto il montante di pensione accumulato oppure solo una parte, garantendosi un'entrata mensile in base alle proprie necessità.