Sono iniziate le richieste per avere l'assegno di ricollocazione nel mondo del lavoro che può essere inoltrata dai disoccupati che percepiscono la NASPI. L'assegno di ricollocazione è uno strumento di sostegno e incentivo al lavoro introdotto dal decreto 150/2015 o meglio conosciuto come Jobs Act. Quella che viene data alla persona che presenta domanda (se viene accettata) non è una somma di denaro ma una misura che permette a centri per l'impiego o agenzie per il lavoro accreditate di assistere in modo intensivo proprio quella persona per cercare e, si spera, anche trovare un lavoro.

Chi richiede l'assegno potrà scegliere l'agenzia o il centro per l'impiego da cui farsi seguire: l'ente accreditato affiancherà alla persona un tutor che lo accompagnerà in un programma di ricerca, scegliendo posizioni lavorative in linea con i requisiti del candidato.

Come richiedere l'assegno, i requisiti richiesti e gli importi destinati

La richiesta per ricevere l'assegno è presentabile attraverso il sito dell'Anpal (Agenzia Nazionale per le politiche attive sul lavoro).Se l'ente scelto è il centro per l'impiego, gli operatori possono presentare direttamente la domanda su richiesta della persona. Il voucher può raggiungere un importo massimo di 5000 euro.

Il voucher è destinato a chi percepisce la NASPI da 4 mesi o più e l'importo dell'assegno sarà calcolato in base alla difficoltà nel trovare lavoro e al tipo di contratto.

A chi ha maggiori possibilità di trovare lavoro verrà dato un assegno con importo minore e, viceversa, chi ha più difficoltà a trovare lavoro (per età o per minori esperienze lavorative in curriculum) godrà di una somma maggiore.

Dopo la presentazione e l'accettazione della domanda il centro accreditato dovrà garantire al disoccupato un tutor e un programma mirato per la ricerca di lavoro (oltre che una formazione professionale) ma potrà sospendere il servizio in caso di assunzione (anche in prova) del candidato.

La persona dovrà, invece, seguire le indicazioni di tutor ed ente e valutare ogni offerta lavorativa proposta: in caso di rifiuto non giustificato ad un'offerta l'ente potrà, infatti, sospendere il servizio.

A partire dal 28 maggio 2018 l'assegno di ricollocazione potrà essere richiesto anche agli Istituti di Patronato (legati all'Anpal). Per tutte le informazioni è possibile scrivere una mail a info@anpal. gov.it o telefonare al call center 800000039