Si continua a lavorare sulla formazione del nuovo esecutivo. Una probabile intesa ci sarebbe fra la Lega e il Movimento 5 Stelle usciti vincitori dalle ultime elezioni politiche tenutesi il 4 marzo scorso. Sono numerose le misure da attuare in campo previdenziale per cambiare l'intero impianto della Riforma Fornero.

Quota 100, uscita a 64 anni?

In primo luogo si starebbe studiando la possibilità di introdurre il meccanismo di Quota 100 e Quota 41, due misure che permetterebbero il ritorno al sistema delle quote e renderebbero più agevole l'uscita dall'attività lavorativa.

Con Quota 100, infatti, i lavoratori potrebbero richiedere il pensionamento dopo il raggiungimento di almeno 60 anni di età anagrafica e 40 anni di versamenti contributivi, mentre i lavoratori precoci potranno anticipare l'uscita dopo la maturazione di 41 anni di contribuzione. Due misure che potrebbero rivelarsi utili anche se si starebbe studiando una piccola variabile sui requisiti anagrafici e contributivi per l'accesso al pensionamento attraverso Quota 100. L'ipotesi, infatti, sarebbe quella di mettere in campo l'anticipo pensionistico dopo il raggiungimento di almeno 64 anni di età anagrafica accompagnati dai 36 anni di versamenti contributivi. A spiegarlo è l'esperto in materia previdenziale, Giuseppe Rocco, il quale avrebbe rammentato gli importanti temi da sottoporre al nuovo esecutivo.

Si tratta di un intervento volto a combattere la povertà, ovvero, il cosiddetto reddito di cittadinanza, il superamento dell'Ape Sociale ritornando al vecchio meccanismo delle quote e quindi, l'introduzione della Quota 100 e della Quota 41. "Da non trascurare poi la possibilità che il nuovo Governo riprenda il dialogo sociale riavviando il tavolo di confronto con i sindacati sulle Pensioni, così come si prevedeva nella piattaforma unitaria presentata al precedente esecutivo", spiega ancora Rocco.

Probabile discussione su nuove misure

Inoltre, sarebbe necessario introdurre un'ulteriore proroga al regime sperimentale donna per dare la possibilità alle lavoratrici di anticipare l'uscita optando però, per il sistema contributivo. Un maggior spazio deve essere dato anche ai giovani sbloccando il cosiddetto turn over e incentivando le assunzioni nelle aziende oltre al rilancio della previdenza complementare. Non è escluso che nuovi dibattiti possano aprirsi anche sull'aspetto previdenziale di chi svolga lavori gravosi e dei lavoratori precoci.