Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 4 maggio 2018 vedono arrivare importanti aggiornamenti sulle uscite anticipate tramite APE sociale e Quota 41 in merito agli insegnanti. Nel frattempo si registrano anche nuove prese di posizione da parte dei tecnici riguardo la necessità di stabilizzare i risparmi raggiunti con la legge Fornero. Dal fronte internazionale, ed in particolare da Porto Rico, arrivano invece notizie di proteste contro le politiche d'austerità decise dal Governo locale a causa della grave crisi economica che sta colpendo il paese.
Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Pensioni anticipate APE sociale e Quota 41: per i lavoratori della scuola certificazione entro fine agosto
Negli scorsi mesi abbiamo toccato in più occasioni la questione del pensionamento anticipato tramite APE sociale per i lavoratori del comparto scolastico. Il problema era relativo al fatto che il personale docente e amministrativo è condizionato dall'anno scolastico nella cessazione del proprio rapporto di lavoro. In tal senso, è arrivato un importante chiarimento del Miur. Attraverso la nota n. 20038/2018, il Ministero ha spiegato infatti che i lavoratori in oggetto potranno accedere all'agevolazione pensionistica, ma dovranno produrre la dimissione cartacea prima dell'inizio del nuovo anno scolastico 2018/2019.
In tal senso, il personale dovrà dotarsi in tempo utile dell'apposita certificazione dei requisiti Inps, fondamentale per vedersi riconoscere il diritto di fruizione dell'APE sociale. Lo stesso meccanismo deve essere considerato anche per chi vuole fruire della nuova Quota 41 destinata ai lavoratori precoci. In questo ultimo caso si richiede (tra i vincoli) il riconoscimento di almeno un anno di lavoro prima del compimento del diciannovesimo anno di età.
Boccia (Confindustria): non smontare la riforma delle pensioni
"Il premier albanese ha detto che vuole far diventare il Paese come l'Italia. Da noi invece si vogliono smontare Jobs Act, Industria 4.0 e la riforma delle pensioni, che gli altri ci copiano”. Lo afferma Vincenzo Boccia, puntando il dito contro le istanze della politica miranti a modificare gli interventi legislativi prodotti negli scorsi anni.
Secondo il Presidente di Confindustria la situazione resta preoccupante, visto il clima politico frammentato e le scadenze che seguiranno a breve, come la fine del QE e le elezioni europee. "Bisogna attrezzarsi per affrontare questo momento delicato, ritornando ai fondamentali", ha quindi concluso.
Cottarelli: le riforme fatte sono necessarie
L'ex Commissario alla spending review Carlo Cottarelli è tornato ad esprimere la propria posizione in merito al comparto previdenziale, evidenziando come la Riforma Fornero e le altre misure di contenimento dei costi risultino necessarie e "inevitabili per contrastare il fenomeno dell'aging". Il tecnico ha quindi ripreso alcune previsioni ufficiali durante un convegno organizzato alla presentazione dell'Expo meeting innov-aging, ricordando che la spesa del comparto previdenziale continuerà a restare alta (anche se stabile) fino al 2045.
In questo senso, il settore "non contribuirà al necessario aggiustamento dei conti pubblici, che graverà quindi su altre voci", ha concluso l'economista.
La Cassa dei Ragionieri approva il bilancio con un utile di 45 milioni
È tempo di approvazione dei bilanci da parte delle casse professionali. Tra gli ultimi aggiornamenti in tal senso si registra la chiusura positiva dell'anno 2017 da parte della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri (CNPR), che ha registrato un utile di 45,4 milioni di euro. Anche il patrimonio cresce, salendo a 2 miliardi e 306 milioni di euro (+31 milioni rispetto all'anno precedente). Oltre all'approvazione del bilancio, la Cassa ha anche dato il via libera ad una delibera finalizzata a garantire dei nuovi interventi di welfare per gli iscritti, in aiuto alla professione.
Per poter trovare applicazione, i provvedimenti dovranno ora passare per l'approvazione definitiva dei ministeri vigilanti.
Riforma previdenziale e austerità: le proteste a Porto Rico
Dal fronte internazionale si registrano nuove proteste a Porto Rico, contro l'implementazione di misure d'austerità decise dal Governo. La situazione locale continua a restare difficile per via di una perdurante crisi economica, che ha spinto l'esecutivo locale a chiedere il fallimento. Per cercare di rimediare alla situazione, l'esecutivo ha anche proposto una serie di tagli al welfare pubblico, l'aumento delle imposte universitarie e la possibile riduzione delle pensioni. Condizioni che però, secondo i cittadini, rischiano solo di peggiorare ulteriormente la situazione e di provocare un esodo di persone all'estero.
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