Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 2 maggio 2018 vedono arrivare nuove richieste di modifica della legge Fornero e di flessibilizzazione del sistema previdenziale sia da parte della politica che dei sindacati. Nel frattempo dai Comitati si chiede di valorizzare i lavori di cura delle donne nell'accesso alla pensione. Infine, crescono le preoccupazioni per il futuro previdenziale dei giovani e per le differenze di genere. Vediamo insieme tutti i dettagli al riguardo nel nostro nuovo articolo di approfondimento.
Di Maio (M5S): assicurare una pensione dignitosa a chi ha lavorato una vita
In occasione della Festa del primo maggio il leader del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio ha fatto il punto della situazione in merito al proseguo dello stallo politico, citando anche il comparto previdenziale. "La verità è che se non interveniamo subito il lavoro in Italia diventerà sempre più sottopagato e precario. Va rivisto il Jobs act, vanno rifondati i centri per l'impiego e va assicurata una pensione dignitosa a chi ha lavorato una vita con la revisione della Fornero e la pensione di cittadinanza". Secondo l'esponente pentastellato, queste "sono tutte cose che eravamo pronti ad inserire nel contratto di Governo per cambiare finalmente l'Italia.
Sono cose di buon senso che si potevano realizzare e noi ci abbiamo provato per 55 giorni con tutte le nostre forze".
Proietti (UIL): cambiare la legge Fornero
"Bisogna cambiare la legge Fornero sulle pensioni". È tornato a chiederlo il Segretario Confederale della UIL Domenico Proietti, intervenendo a Savona nella giornata di ieri per le celebrazioni del primo maggio.
Al riguardo, ha quindi sottolineato l'importanza di "batterci per avere una flessibilità per tutti i lavoratori intorno a 63 anni. E ci impegniamo a garantire le future pensioni dei giovani e fare una grande battaglia per eliminare tutte le disparità di genere che continuano a penalizzare le donne nel nostro sistema previdenziale".
Armiliato (CODS): 1° maggio festa del lavoro, ma non per tutti
"Il CODS rivendica il riconoscimento e l’attribuzione di un diritto per le donne, TUTTE, ponendo al centro il riconoscimento del “lavoro di cura” perché oltre ad essere gravoso, è una risorsa per tutta la comunità ed è dunque indispensabile rimediare a questo iniquo sistema che vige, in modalità occulta, da sempre". Lo afferma la fondatrice del Comitato Opzione Donna Social Orietta Armiliato, sottolineando che "questa festa ricorda le battaglie operaie" ma oggi "il pensiero non può che riportarci alle donne ed alla istanza sostenuta dal nostro Comitato" perché "ricoprendo una serie di ruoli le donne diventano i pilastri delle famiglie e tengono in piedi lo stato sociale, quel welfare del quale tanto si parla e sul quale poco si fa".
Futuri assegni: danneggiati giovani e donne
Il quadro del futuro previdenziale italiano vede fortemente a rischio due categorie di persone nel caso in cui non siano effettuati nuovi interventi capaci di riequilibrare il sistema: giovani e donne. È quanto emerge da un recente dossier redatto dalla Commissione Europea, che evidenzia i problemi insiti nell'attuale regolamentazione del comparto. A preoccupare in particolare è la situazione di chi in futuro non riuscirà ad accumulare almeno 35-40 anni di versamenti, perché il meccanismo di calcolo contributivo in tali casi potrebbe produrre assegni molto bassi e quindi un tasso di sostituzione dell'ultimo stipendio inadeguato. Anche le donne, in tale quadro, risultano danneggiate, visto che le lavoratrici hanno visto aumentare negli ultimi sette anni i requisiti di accesso alla pensione.
Oltre a ciò, si trovano spesso a confrontarsi con i doveri di cura familiare e i problemi conseguenti nel conciliare vita privata e lavorativa, un fenomeno che di fatto genera discontinuità o prolungamento della carriera.
Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su lavoro, welfare e previdenza riportate nell'articolo.