Mentre cresce l’attesa per la riforma delle Pensioni del Governo Conte, che dovrebbe vedere la luce con la prossima legge di Bilancio che sarà discussa in autunno, arrivano gli aggiornamenti dell’Inps relativi ai flussi di pensionamento nel primo semestre del 2018. Dati che in qualche modo offrono un contributo significativo a chi oggi è impegnato ad elaborare possibili provvedimenti in materia previdenziale, tante sono le richieste che arrivano da più fronti e ampio il piano promesso dall’esecutivo: stop legge Fornero, quota 100 per tutti, quota 41 per i lavoratori precoci, proroga Opzione donna, tagli alle pensioni d’oro e aumento delle pensioni minime; queste ultime due misure dovrebbero essere predisposte con un ddl ad hoc già annunciato dal ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Luigi Di Maio.

Pensioni, calano quelle dei dipendenti nei primi sei mesi del 2018

In attesa di capire quale riforma pensioni elaborare alla fine il governo gialloverde, ecco i dati dell’Inps. Sono esattamente 228.382 le pensioni liquidate dall’Inps nei primi sei mesi dell’anno in corso. Il dato emerge dal monitoraggio dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale presieduta da Tito Boeri. Si “fotografa” un calo del 24,6% di pensionamenti dei lavoratori dipendenti, che rappresentano il Fondo più rilevante. La stessa tendenza si registra nelle gestioni principali dei lavoratori autonomi, secondo quanto emerge dal monitoraggio dell’Inps da gennaio a giugno 2018. Per gli autonomi e per i lavoratori del settore privato, di fatto, è scattato l’adeguamento a 66 anni e sette mesi sulle pensioni di vecchiaia.

L’importo mensile medio delle prestazioni previdenziali, secondo quanto emerge dal dossier dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale, è di 1.084 euro, in crescita rispetto allo scorso anno che era pari a 994 (il riferimento è all’intero 2017).

Cresce l’attesa per la riforma pensioni con quota 100 e Opzione donna

Entrando più nel dettaglio, nel primo semestre dell’anno in corso, gli assegni previdenziali corrisposti sotto la voce pensione di anzianità e pensione anticipata sono pari a 63.330 mentre le pensioni di vecchiaia sono 58.356.

Questi alcuni dei dati più significativi emersi dal monitoraggio semestrale dell’Inps mentre il Governo Conte continua a valutare quali misure mettere in campo con la legge di Bilancio 2019 in materia pensionistica. Al di là dei titoli – che prevedono appunto proroga Opzione donna, quota 100 e quota 41 precoci – non sono stati forniti i dettagli dei provvedimenti che si intendono mettere in campo e che potrebbero, a seconda delle scelte, stravolgere la platea dei beneficiari dei provvedimenti.

Su Facebook e sui social network in generale sono diversi i gruppi e i comitati di lavoratori che sollecitano il rispetto degli impegni assunti con il contratto di governo stipulato dal Movimento 5 stelle e dalla Lega di Matteo Salvini.