"Quell'intervento con quei paletti non farà saltare i conti pubblici, costerà pochi miliardi di euro e non avrà nulla a che vedere con la cancellazione della Legge Fornero", lo ha confermato il segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli in un incontro organizzato dalla Cgil in vista della riapertura del cantiere per la nuova Legge di Stabilità.

La Cgil illustra la sua proposta

Lo stesso sindacalista, infatti, considera insufficiente la misura che garantirebbe una maggiore flessibilità in uscita a partire dai 64 anni di età anagrafica accompagnati dal versamento di almeno 36 anni di contributi.

Secondo quanto riportato dal quotidiano "Il Foglio", la Cgil avrebbe illustrato la nuova proposta riguardante l'uscita a partire dai 62 anni senza vincoli di reddito per nessun lavoratore dimostrando anche la volontà di sedersi attorno ad un tavolo con il nuovo governo giallo-verde e dare il via alla discussione sull'argomento Pensioni.

Per la Cgil, inoltre, sarebbe necessario riaprire una parentesi anche sulla proroga del regime sperimentale donna che consentirebbe alle lavoratrici di lasciare in anticipo l'attività lavorativa dopo il raggiungimento di almeno 57 anni di età anagrafica unitamente ai 35 anni di versamenti contributivi optando, però, per il ricalcolo contributivo. Ci sarebbe poi, la proposta inerente al riconoscimento dei lavori di cura e assistenza ai fini contributivi per le lavoratrici.

Nuove proposte per la previdenza dei giovani

E non manca l'argomento legato ai giovani: il segretario confederale della Cgil, infatti, avrebbe spiegato che l'incremento dell'età pensionabile dovuto all'adeguamento dei requisiti alla speranza di vita andrebbe a penalizzare le giovani generazioni che sarebbero costretti ad accontentarsi di una pensione bassa e potrebbero accedere alla quiescenza all'età di 70 anni.

Un aspetto da prendere in considerazione per la Cgil che si è detta pronta a riaprire il tavolo di confronto per chiedere un rallentamento dell'aumento dell'età pensionabile dando la possibilità ai giovani lavoratori di usufruire di alcuni meccanismi compensativi che consentono loro di raggiungere una pensione dignitosa oltre a fare leva sul fattore fiscale e sulla rivalutazione del montante contributivo. Per questi motivi, la Cgil sarebbe già pronta a riaprire il confronto riprendendo i punti lasciati ancora in sospesa nella piattaforma unitaria siglata l'anno scorso con la Cisl e la Uil.