Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 11 luglio 2018 vedono arrivare nuove critiche alla rigidità del sistema previdenziale pubblico in Italia, definito dalla CGIL come il peggiore d'Europa. Il motivo è che non risponde alle esigenze delle persone e non riesce a garantire adeguata flessibilità sulla base degli anni di lavoro. Nel frattempo arrivano nuovi commenti anche dall'opposizione, che chiede di poter cominciare a lavorare su delle proposte concrete di riforma. Mentre dai Comitati si ribadisce la necessità di considerare le istanze in arrivo dai tanti lavoratori che attualmente risultano ingiustamente esclusi dalle tutele previdenziali.

Camusso (CGIL): in Italia il peggiore sistema previdenziale d'Europa

La leader della Cgil Susanna Camusso torna a puntare il dito contro la rigidità insita nelle attuali regole di pensionamento, spiegando che in Italia "abbiamo il peggiore sistema previdenziale d'Europa". Questo perché da un lato "non risponde alle esigenze delle persone" ed in particolare di giovani e donne. Mentre dall'altro lato "non ha alcuna relazione con il concreto lavoro delle persone", ad esempio non considerando gli anni di lavoro. Secondo la sindacalista, ne deriva che il sistema attualmente è "iniquo e ingiusto", motivo per il quale bisogna ripensare non solo ai meccanismi di uscita, ma anche al lavoro dei giovani.

Infine, sulla quota 100 l'esponente della CGIL ha messo in allerta contro il rischio di dividere il Paese in due, visto che "parla solo gli operai maschi del Nord e a parte del pubblico impiego".

Serracchiani (PD): sul tema pensionistico finora solo propaganda

Anche dall'opposizione arrivano dure critiche in merito alle ipotesi di riforma del settore previdenziale allo studio del Governo.

Secondo l'On. Debora Serrachiani (Capogruppo del PD in Commissione lavoro alla Camera), sulla vicenda finora il Governo ha fatto solo "propaganda", mentre "non è ancora giunta nessuna proposta concreta, ma solo ipotesi su cui è difficile avviare un confronto". In merito a ciò, la parlamentare ha spiegato che il Partito Democratico "incalzerà l'esecutivo per rendere strutturali alcune misure approvate nella scorsa legislatura, che stanno già dando alcune positive risposte, allargando così le categorie alle quali applicarle a partire dai fasce più deboli come donne, disoccupati, situazioni di disagio sociale".

Il riferimento va all'APE volontaria e sociale ed alla proroga dell'opzione donna. Infine, l'esponente Dem ha ricordato anche l'importanza della questione fiscale e del lavoro sul comparto.

Armiliato (CODS) rilancia il lavoro di cura

La fondatrice del CODS Orietta Armiliato è tornata a ribadire la necessità di valorizzare il lavoro di cura, lanciando all'interno del Comitato un sondaggio informativo. Secondo l'amministratrice, il lavoro di cura è legato in modo atavico alle donne, ma nonostante ciò resta ai margini delle attuali tutele previdenziali. In merito alla questione, l'amministratrice spiega "che al lavoro deve essere corrisposta una remunerazione, altrimenti diventa sfruttamento e/o lavoro nero".

Per questo motivo, "lo Stato, non riconoscendo questa tipologia di lavoro, avalla dunque lo sfruttamento. Concetto estremo? Voi cosa ne pensate?", domanda quindi Armiliato alle proprie iscritte.

D'Achille (Lavoro e Pensioni): l'attuale Governo continua ad evitare riferimenti alle pensioni

L'amministratore della pagina Facebook "Lavoro e Pensioni: Problemi e soluzioni" ha fatto il punto della situazione in merito all'attuale discussione sulla previdenza, evidenziando che "l'attuale Governo continua ad evitare ogni riferimento sulle pensioni". Secondo Mauro D'Achille, mancano dei commenti al riguardo da parte del Presidente Conte o del Ministro specifico On. Di Maio. Allo stesso tempo, fino ad ora l'unico ad essersi espresso in modo esplicito è il Prof.

Brambilla (Lega), con proposte che "peraltro non hanno trovato alcuna smentita dal titolare del dicastero, però di critiche ne hanno ottenute tantissime: dai Sindacati, dalle opposizioni e da tutti i gruppi social specializzati nel settore". Al momento mancano quindi ancora le risposte ai tanti lavoratori che vivono situazioni di disagio, mentre riguardo i prossimi passi "sembra che si voglia navigare a vista, lanciando delle proposte con l'obiettivo di individuare quelle che possano riscuotere maggiore successo nei social o minori critiche da parte degli altri aventi diritto di parola sull'argomento". In conclusione, D'Achille spiega che "così non va", chiedendo quindi che venga elaborato "un piano dettagliato di interventi e che sia sottoposto ad una discussione tecnica e politica, senza preclusioni di sorta".

Come da nostra prassi, restiamo a disposizione dei lettori qualora desiderino aggiungere un commento nel sito o nella pagina Facebook "Riforma Pensioni e Lavoro" in merito alle ultime novità su welfare e previdenza riportate nell'articolo.