Prosegue il dibattito sulle Pensioni ed, in particolare, sulle misure che verranno incluse nella prossima Legge di Bilancio 2019. Sembra ormai certo che l'obiettivo del Governo di 'smontare' la Legge Fornero, verrà attuato gradualmente: le risorse finanziarie, come ampiamente prevedibile, sono esigue ed ecco perché, nella prossima manovra economica, dovrebbe trovare posto solamente Quota 100, per di più con i vincoli rappresentati dai 64 anni di età anagrafica e i 36 anni di contributi, secondo quanto affermato dall'economista (vicino alla Lega) Alberto Brambilla.

Un'ipotesi che ha provocato una dura reazione da parte di tutti coloro che aspirano ad accedere alla pensione: da qui è partita l'idea di scendere in piazza, il prossimo 29 settembre, per protestare contro il Governo.

Quota 41 e Adv, lavoratori scenderanno in piazza sabato 29 settembre a Roma

La manifestazione, organizzata dai gruppi Facebook 'Aboliamo aspettativa di vita per il diritto alla pensione e '41xtutti lavoratori uniti', si svolgerà a Roma, in piazza Montecitorio, sabato 29 settembre, con inizio alle ore 10. Il motivo della protesta è la richiesta dell'introduzione di Quota 41 per tutti, senza paletti, oltre, in generale, al superamento della Legge Fornero, così come venne promesso dal governo gialloverde: in particolare, si chiederà l'abolizione dell'odiato meccanismo dell'adeguamento dell'età pensionabile all'aspettativa di vita, un meccanismo che produrrà nuove ingiustizie dal 1° gennaio 2019, con un nuovo innalzamento dell'asticella per andare in pensione.

Sui vari gruppi è in atto una grande campagna di sensibilizzazione, affinché l'adesione alla manifestazione risulti massiccia. In un post si legge: 'L'adesione in massa farà sì che la nostra voce sarà sempre più forte'. Insomma, anche se i partiti di maggioranza al Governo sono cambiati, la situazione è rimasta sempre la stessa.

Vedremo quale sarà la risposta dei vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini in merito a questa prima grande protesta per la rivendicazione dei diritti degli aspiranti alla pensione.

Matteo Salvini sui tagli alle pensioni d'oro: 'E' giusto, così come abbiamo fatto con i vitalizi'

A proposito di Matteo Salvini, giungono le dichiarazioni del leader della Lega in merito al taglio delle pensioni d'oro.

La Lega si era mostrata piuttosto tiepida di fronte alla massiccia campagna promossa da Luigi Di Maio e dal Movimento Cinque Stelle per la sforbiciata sugli assegni superiori ai 5000 euro. Il Ministro degli Interni, visitando la Fiera di Nerviano, ha dichiarato come sia giusto tagliare le pensioni da 5-6 euro netti al mese, appoggiando, dunque, il pensiero di Luigi Di Maio espresso ieri durante il suo intervento nella trasmissione di Raitre, 'Agorà estate'. Resta da capire, ora, quale sarà lo strumento che verrà messo in atto dal Governo per operare tale sforbiciata: se, cioé, operando un ricalcolo contributivo dell'assegno oppure se introdurre un contributo di solidarietà.