Il piatto forte della nuova manovra finanziaria saranno le modalità per il pensionamento, ovvero la quota 100. L'indicazione pertanto delle modalità, dei termini e della quota possibile di accesso sono allo studio del governo e della maggioranza che lo sorregge. È questa una misura tanto dibattuta, ma anche promessa, in campagna elettorale dalle forze che oggi hanno in mano le redini del governo e della finanza pubblica. Sia la Lega Nord di Matteo Salvini sia il Movimento 5stelle di Luigi Di Maio, durante l'accesa campagna elettorale, della questione pensionistica ne hanno fatto un vero e proprio "cavallo di battaglia".

Il leader della Lega addirittura ha sempre insistito sulla eliminazione totale della cosiddetta legge Fornero ed oggi che è al governo insieme al M5S, quella promessa vuole mantenerla.

Quota 100 è l'indicazione per andare in pensione

Oggi il sistema pensionistico poggia sulle prospettive di vita. La maggioranza di Matteo Salvini e Luigi Di Maio oggi sta studiando un meccanismo tale che possa andare incontro, invece, alle aspettative dei lavoratori: la dibattuta quota 100, cioè la possibilità di andare in pensione quando si raggiunge 100 tra età anagrafica e anni di contributi versati. Il costo di tale misura, si pensa, inciderà per 4 miliardi sulla manovra finanziaria.

Ecco come il governo cerca di concretizzare la quota 100

I tecnici governativi nel mentre studiano come mettere in piedi il nuovo meccanismo per lasciare il lavoro, ipotizzano anche di eliminare l'anticipo pensionistico sociale e volontario (l'Ape), al fine di ridurre la platea di chi vuole beneficiare del pensionamento. La questione, però, è molto controversa ed assai dibattuta.

Ad oggi nessuna decisione è stata presa in merito, in quanto eliminare l'Ape vorrebbe significare penalizzare tutti quei lavoratori per i quali i governi precedenti avevano trovato il meccanismo per andare in pensione anticipata.

Certamente per arrivare al pensionamento con quota 100 non basterà un'operazione semplice o semplicemente matematica.

Bisognerà fare, difatti, i conti con le casse dello Stato, che non godono di "buona salute". Pertanto occorrerà studiare un meccanismo tale da non incidere pesantemente sul bilancio. Ecco quindi che si stanno studiando paletti e vincoli per non rendere quota 100 una semplice operazione aritmetica. Le manovre sono allo studio.