Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 21 settembre 2019 vedono accendersi nuovamente la dialettica tra il Governo ed i tecnici internazionali, dopo che l'Ocse ha espresso la propria preoccupazione sulla tenuta dei conti pubblici e sulla controriforma della legge Fornero. Non si è fatta quindi attendere la reazione del Governo giallo - verde, con il Ministro Di Maio che ha invitato i burocrati a farsi una ragione del sostegno popolare alla flessibilità pensionistica. Mentre dalla Lega si insiste per avviare la quota 100 dai 62 anni all'interno della prossima legge di bilancio 2019.
L'allarme dell'Ocse: la controriforma previdenziale non induce all'ottimismo
Gli occhi degli organismi internazionali continuano ad essere puntati sul nuovo Governo ed in particolare sulla prima legge di bilancio che si appresta ad approvare. Il periodo di incertezza, la gelata sulla produzione industriale nel mese di luglio e gli annunci di superamento della legge Fornero hanno destato preoccupazione negli economisti dell'Ocse, che rivedono al ribasso le stime sul prodotto interno lordo del Bel Paese dello 0,2% (scendendo cosi per l'anno in corso all'1,2%). Un dato che potrebbe essere solo la premessa di una ulteriore correzione negativa, qualora l'economia dovesse incepparsi. Ma a preoccupare i tecnici dell'organizzazione sarebbe in particolare il pacchetto di misure che l'esecutivo giallo-verde si appresta ad approvare, a partire dal costo per i nuovi meccanismi di pensionamento anticipato, fino all'avvio dei redditi e delle pensioni di cittadinanza, per proseguire con il taglio alle imposte tramite la nuova flat tax.
Misure che rischiano di gravare sui giovani nel lungo termine e che potrebbero riattivare la crisi dello spread nel breve. Anche per questo si chiede di pensare prima di tutto al rilancio dell'occupazione, meglio ancora partendo da quella giovanile. Un obiettivo che al contrario potrebbe divenire secondo l'Ocse più lontano qualora le risorse vengano impiegate nella flessibilità previdenziale.
Brescia (M5S) replica all'Ocse: prima fatti, poi opinioni
Sulla nuova presa di posizione dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico non si è fatta attendere la replica del Governo, che ha stigmatizzato non solo i criteri d'analisi utilizzati ma anche le modalità di intervento. "In Italia ci sono un governo legittimo e una maggioranza democraticamente eletta sulla base degli impegni presi in campagna elettorale" - ha ricordato il Deputato Giuseppe Brescia, evidenziando che in merito ai provvedimenti in corso di attuazione "è stato scritto un programma di governo molto trasparente e siamo al lavoro per realizzarlo".
Per questo l'esponente pentastellato appare molto deciso sul punto: "prima i fatti, poi le opinioni. Non il contrario. Si chiama credibilità". Il Parlamentare ricorda anche di non accettare dall'ex Consigliera economica di Hollande "una lezione sulle pensioni e sul reddito di cittadinanza" perché "lanciano allarmi e raccomandazioni ora che siamo al governo, ma dov'erano quando la vecchia politica faceva disastri?". Una posizione che d'altra parte fa seguito a quella già espressa in giornata dal Ministro del Lavoro Di Maio, che ieri ha chiesto esplicitamente all'Ocse di non intromettersi negli affari italiani. "ll superamento della legge Fornero è nel contratto e verrà realizzato. Quasi due terzi degli italiani sono con noi.
I burocrati se ne facciano una ragione" ha concluso il leader del Movimento 5 Stelle.
Pensioni flessibili e Q100: la Lega ribadisce soluzione ragionevole
Anche dall'ala leghista della maggioranza si ribadisce con forza l'intenzione di proseguire nell'avvio della flessibilità previdenziale tramite la quota 100. Un provvedimento che il leader della Lega Matteo Salvini vuole espressamente realizzare a partire dai 62 anni di età e con 38 anni di contribuzione. Si può fare perché è "efficace e ragionevole" spiega il Ministro dell'Interno, ribadendo che la questione sarà discussa anche oggi nel nuovo confronto in vista della Legge di bilancio 2019. Per Salvini la nuova opzione di uscita anticipata dal lavoro "sarà effettiva, ma anche con oneri sopportabili per la finanza pubblica".
Questo perché verrà "realizzata con buon senso, compresa la pace contributiva e nell'ottica di favorire l'aumento volontario della contribuzione da parte dei lavoratori".
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