Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 18 settembre 2018 vedono arrivare nuove conferme sulla quota 100 dai 62 anni e sugli assegni di cittadinanza dal nuovo vertice di maggioranza tenutosi nella giornata di ieri. Nel frattempo dal Senato si evidenzia l'avvicendamento tra il taglio degli assegni d'oro e l'avvio dei nuovi strumenti di welfare, mentre il Ministro dell'Economia Tria esprime il proprio parere sul caso dei contributi versati dalle badanti circa la sostenibilità del sistema previdenziale pubblico. Infine, dall'economista Cottarelli arriva un nuovo monito sulla limitata possibilità di azione che il Governo possiede in ambito previdenziale rispetto alle esigenze di bilancio.
Riforma previdenziale e Manovra 2019: le conferme su quota 100 e sulle pensioni di cittadinanza
Dal vertice tenutosi nella giornata di ieri a Palazzo Chigi emergono nuove conferme sull'intenzione di intervenire nel campo del welfare e della previdenza attraverso la prossima manovra. "In particolare, ci siamo soffermati sull’analisi degli sprechi da tagliare ai fini della riqualificazione della spesa pubblica e sulle possibilità di un rilancio della crescita attraverso i punti qualificanti del contratto di governo: flat tax, reddito di cittadinanza, superamento della legge Fornero e un quadro organico di tagli alle spese improduttive" si rileva dal Governo, esprimendo anche l'intenzione di reperire le coperture attraverso una rivisitazione molto approfondita degli attuali provvedimenti assistenziali.
Insomma, in campo pensionistico e di welfare la quadra sarà trovata soprattutto grazie al taglio di misure che verranno considerate non adeguate oppure superabili attraverso la quota 100 ed il nuovo reddito di cittadinanza.
Lanzi (M5S): avvicendamento tra pensioni d'oro e assegni di cittadinanza
Il nuovo Governo giallo - verde punta all'equità attraverso il taglio degli assegni d'oro e l'avvio di quelle di cittadinanza.
Lo evidenzia il Senatore del M5S Gabriele Lanzi, ricordando che il movimento punta ad aiutare coloro che si trovano a vivere una situazione di particolare disagio e che al momento risultano senza protezione". Le pensioni di cittadinanza sono nel contratto e questo Governo le metterà a punto: non è più pensabile che nel nostro Paese ci siano anziani costretti ad andare avanti con assegni che non arrivano neanche a 500 €.
Secondo l'esponente pentastellato, l'obiettivo è quindi di avviare "una battaglia di civiltà, da far andare di pari passo con quella che ci condurrà al taglio delle pensioni d'oro".
Tria: il problema pensionistico non si risolve lucrando sulle badanti
Dal Ministro dell'Economia Giovanni Tria arriva invece un nuovo monito sull'equilibrio dei conti previdenziali e sui meccanismi da mettere in campo per mantenere in essere la sostenibilità generale del sistema. "Pensare di regolare i conti delle future pensioni lucrando sulle badanti non mi pare un approccio volto a risolvere i veri problemi" ha spiegato ieri l'esponente del Governo, evidenziando che "in alcuni ambienti" si spiega che queste tipologie di versamenti fanno comodo.
Un atteggiamento che però Tria stigmatizza, evidenziandolo come un approccio sbagliato al problema.
L'avvertimento di Cottarelli: l'Italia resta vulnerabile
Nel quadro politico ed economico appena ricostruito, si inseriscono anche i nuovi avvertimenti dell'ex Premier incaricato Carlo Cottarelli. Intervenendo su Radio Capital il tecnico ha spiegato che approvando tutti i provvedimenti promessi sarà difficile mantenere gli obiettivi di un deficit all'1,6%, mentre al contempo si sviluppa il rischio di divenire nuovamente oggetto di una crisi di sfiducia e degli speculatori. Sulla quota 100 ha invece invitato alla prudenza, perché "sarebbe bello andare in pensione prima, ma il problema rimane quello del finanziamento".
E d'altra parte, la situazione resta quanto mai complicata ed emblematica: "se tassi di più, tassi i giovani; infatti esiste un vincolo di bilancio che va al di là delle regole europee". Quindi "sulla legge Fornero aggiustamenti ne farei, ma non la cambierei totalmente", ricordando che "purtroppo è stata necessaria" ha concluso Cottarelli.