Sembrano aprirsi nuovi scenari in materia di riforma delle Pensioni: dalla quota 100 a partire da 62 anni (e probabilmente con 36/37 anni di contributi, secondo le ultime ipotesi allo studio del governo) alla possibilità del riscatto agevolato della laurea ai fini previdenziali. Si arricchisce sempre di più il pacchetto sulla previdenza che dovrebbe trovare spazio nella legge di Bilancio 2019. “Quota 100 sarà efficace – ha dichiarato al Sole 24 ore uno dei partecipanti alla riunione di ieri della Lega a Palazzo Chigi con il premier - ma anche con oneri sopportabili per la finanza pubblica”.
Pensioni, attese le misure del Governo Conte in legge di Bilancio 2019
Durante l’incontro del Carroccio con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è discusso delle misure da introdurre nella manovra nel tentativo di dare risposte agli italiani sul piano economico e sociale nel rispetto dei vincoli europei. Sarà una legge di Bilancio “realizzata – secondo la fonte rilanciata del Sole 24 ore - con misure di buon senso. Compresa – viene spiegato - la pace contributiva nell’ottica di favorire l’aumento volontario della contribuzione da parte dei lavoratori”. Il vertice di ieri viene giudicato molto positivo da chi ha partecipato. Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria “ha preso atto della volontà politica della Lega e del M5s – ha detto al Sole 24 ore uno dei partecipanti alla riunione di ieri tra Lega e premier - di realizzare formule importanti di cambiamento, dal reddito di cittadinanza per gli italiani alla riforma delle pensioni”.
Andrebbero da 6 a 8 miliardi le risorse previste per l’introduzione della quota cento con il paletto dei 62 anni di età ma con l’anzianità contributiva ridotta a 36 o 37 anni piuttosto che a 38, secondo le ultime formule allo studio di Palazzo Chigi.
Dalle pensioni quota 100 al taglio degli assegni d’oro e all’aumento minimi
Misura che dovrebbe essere abbinata alla quota 41 per i lavoratori precoci a prescindere dall’età e alla proroga del regime sperimentale di Opzione donna.
Mentre viaggia su un binario parallelo il ddl per il taglio alle pensioni d’oro e l’aumento degli assegni minimi, nei giorni scorsi il disegno di legge, a prima firma dei capigruppo di M5s e Lega alla Camera, è stato depositato in commissione Lavoro e a Montecitorio. Intanto, tra le diverse misure allo studio del governo in queste ore, spunta quella per il riscatto degli anni di laure a fini previdenziali con tassi agevolati; la misura avrebbe il duplice obiettivo di consentire l’utilizzo di questi anni per il raggiungimento della quota 100 e per aumentare gli importi delle pensioni.