Dopo aver mostrato la linea dura sull’immigrazione, il Governo Conte punta a dare risposte agli italiani in materia economica e sociale con la legge di Bilancio 2019, a partire dalla riforma delle Pensioni fino alla riduzione delle tasse, obiettivo crescita e lavoro per i giovani anche a costo di sforare il deficit, come ha detto il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Luigi Di Maio. Al di là del gioco delle parti finalizzato ad ottenere consenso politico portando acqua al proprio mulino, sembra esserci sintonia d’intenti tra Movimento 5 stelle e Lega che continuano a fare riferimento al contratto di governo dando però un’occhiata ai conti pubblici per individuare le necessaria coperture finanziarie delle diverse misure promesse.

Pensioni, uscite anticipate con la quota 100 in manovra

Non ci dovrebbero essere problemi per quanto riguarda il piano di riforma pensioni. Seguendo il leader Matteo Salvini, il Carroccio ha ribadito che si andrà avanti con l’introduzione di quota 100 a partire da 62 anni di età e con 38 anni di anzianità contributiva, ma tra le ipotesi al vaglio nelle ultime ore anche quella di richiedere meno anni di contributi: 36 o 37 anni. Tra le misure previste dal contratto di governo anche la quota 41 per i lavoratori precoci (confermata dal ministro dell’Interno) e la proroga del regime sperimentale di Opzione donna, su cui ancora si attende chiarezza da parti del governo. Previsto da un disegno di legge a parte il taglio delle pensioni d’oro superiori a 4.500 euro mensili e l’aumento delle pensioni minime a 780 euro.

Fonti della Lega, come riporta l’agenzia di stampa La Presse, a proposito della riunione che si è svolta ieri a Palazzo Chigi per discutere con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte della manovra economica e finanziaria, si dicono molto soddisfatti. Tirato per la giacca dai partiti che compongono la maggioranza in questi giorni il ministro dell’Economia e delle Finanze Giovanni Tria al lavoro per trovare i necessari equilibri tra i vincoli di bilancio e le proposte di M5s e Lega.

"C'è l'impegno del ministro Tria – ha fatto sapere alla stampa uno dei partecipanti all’incontro di ieri a Palazzo Chigi - a cercare soluzioni”.

Sulle pensioni nessun passo indietro del Governo Conte

Oltre che le conferma in materia previdenziale arrivano quelle in materia fiscale. “Confermata – è stato spiegato - la riforma fiscale con un miliardo per la super Ires".

Come specificato dal vicepremier pentastellato Luigi Di Maio ci sarà il reddito di cittadinanza, una delle misure simbolo del Movimento 5 stelle, e sarà destinato “solo ai cittadini italiani". Una puntualizzazione che ha riscosso il plauso del vicepremier legista Matteo Salvini, che a proposito di fisco ha detto: "Non ci sarà l'aumento dell'Iva". Una manovra che sembra non voler mettere le mani nelle tasche degli italiani e ridurre, nei limiti del possibile, la pressione fiscale. Anche sul fronte delle pensioni potrebbe aprirsi nuovi scenari, il governo punta a creare nuove opportunità di lavoro per i giovani grazie ai posti che si libereranno con la pensione anticipata a quota 100. Resta da capire se saranno trovate le necessarie coperture finanziarie, non resta che attendere la legge di Bilancio 2019 ormai alle porte.