Continua a tener banco sui principali media la riforma delle Pensioni: il vicepremier Matteo Salvini ieri sera a Porta a porta ha parlato a tutto spiano di misure di uscita anticipata, rassicurando tutti i lavoratori sintonizzati, che da tempo attendevano conferme sulle intenzioni di abolizione della Legge Fornero da parte dell'esecutivo. Quota 100 e quota 41,5 sono allo studio dei tecnici - rassicura Salvini - e si stanno studiando i costi, anche se su qualcosa non vi è ancora un accordo. Il vicepremier fa notare come sia favorevole alla misura quota 100, ma contrario al paletto anagrafico, sul quale si sta battendo affinché venga abbassato.

Pensioni, ok quota 100 ma da 62 anni: parla Salvini

Il limite imposto alla misura é troppo alto, per questo negli studi di Porta a Porta Matteo Salvini ha spiegato: "Ho chiesto che il limite venga abbassato ai 62 anni". Sui social effettivamente la misura, con i limiti imposti da Brambilla (esperto e consulente previdenziale della Lega) non aveva per nulla convinto i lavoratori, specie i precoci, che si dicevano arrabbiati per il requisito anagrafico imposto. Chiaro che per loro anche 62 anni sarebbero eccessivi, ma Salvini ha parlato anche della quota 41,5 senza limiti anagrafici per questi lavoratori.

Il problema restano le risorse a disposizione, infatti Patriarca, esperto di Previdenza, ha già fatto presente attraverso il suo team di ricerca che i costi per attuare le due misure insieme sfiorerebbero cifre da capogiro: solo nel 2019 occorrerebbero ben 13 miliardi lordi, 9 al netto delle tasse.

Se mai, invece, le due misure di uscita anticipata entrassero a regime occorrerebbero poi 20 miliardi, 13 al netto delle tasse. Cifre che hanno già fanno propendere per la bocciatura della proposta di Salvini da parte dei tecnici predisposti allo studio delle misure.

Pensioni anticipate: età minima 64, il limite è troppo alto

Per Salvini però non ci sono dubbi, il limite anagrafico per un'uscita anticipata a 64 anni è troppo elevato. Per questo, dice: 'Dal momento che gli imprenditori mi hanno chiesto il superamento della riforma Fornero, io ribadisco che le intenzioni sono la quota 100, ma deve essere dai 62 anni.

64 anni è un limite troppo elevato, la soglia di accesso alla misura deve necessariamente scendere'.

Ricordiamo comunque che indipendentemente dal fatto che la quota 100 sia dai 62 (come propone Salvini) o dai 64 anni (come suggerisce l'esperto della Lega Brambilla) resteranno validi gli altri due paletti inerenti la questione economica: l'assegno sarà calcolato col contributivo puro dal '96 in poi, e gli anni che potranno essere usati per raggiungere il montante contributivo, intendiamo quelli figurativi, potranno essere al più 2, escludendo servizio di leva e maternità.

La legge di bilancio è ormai alle porte è più ci avviciniamo e più il Governo sarà costretto a scoprire le proprie carte e a svelare quale sarà la sorte effettiva di quanti hanno votato per il superamento della Riforma Fornero.