Quota 100 sì, ma con dei vincoli. Sembra questa la base del piano pensato da Alberto Brambilla, tra i principali esperti in materia previdenziale e consigliere di Matteo Salvini. Brambilla ha rilasciato un'intervista a Labitalia durante la quale ha parlato diffusamente della riforma Pensioni. Molti gli argomenti toccati dal presidente del Centro Studi Itinerari Previdenziali, a partire da quota 100. Sul provvedimento inserito nel contratto di governo da Lega e Movimento 5 Stelle per superare la riforma Fornero, il docente universitario ha confermato i paletti di cui si discute da tempo.

Oltre alla pensione con quota 100, l'economista ha avuto parole anche per i lavoratori precoci e le donne, categorie per le quali potrebbero esserci degli sconti sull'età di pensionamento rispetto a quella richiesta oggi.

Brambilla inserisce dei paletti per quota 100

Non è più un mistero che il provvedimento su cui il governo punta a superare la riforma pensioni Fornero è quota 100. Se confermata la versione originale, i lavoratori andrebbero in pensione con la somma 100 tra età anagrafica e contributi. La settimana scorsa, il vicepremier Matteo Salvini ha parlato di quota 100 per tutti, confermando dunque la misura inserita nel contratto su cui si basa l'esecutivo. Bisogna però fare i conti con le risorse economiche che il Governo riuscirà a destinare al tema pensioni.

. Per questo motivo, le ultime dichiarazioni di Brambilla sono da prendere in seria considerazione. Il presidente di Itinerari Previdenziali ha rilanciato quota 100 con paletti, misura che richiederebbe uno sforzo economico inferiore rispetto a quello previsto dal provvedimento base (dai 3 ai 3,5 miliardi di euro). Se dovesse passare la sua linea, la riforma delle pensioni per il prossimo anno sarebbe basata sulla pensione anticipata a 64 anni con 36 di contributi.

Fondo esuberi, sconti per lavoratori precoci e donne

Nel corso dell'intervista rilasciata a Labitalia, Alberto Brambilla ha aggiunto che la sua proposta sulla pensione anticipata collegata con il Fondo esuberi, prevede degli sconti per alcune categorie. Il docente universitario ha citato i lavoratori precoci e le donne. I primi attendono il provvedimento quota 41, le seconde invece la proroga di Opzione Donna.

Entrambe le categorie, precoci da una parte e lavoratrici con figli dall'altra, riceverebbero degli sconti sul tetto dell'età per il pensionamento. Per loro, dunque, si profila un'uscita anticipata prima dei 64 anni. Attualmente, i lavoratori e disoccupati italiani hanno due strumenti che permettono (non a tutti) di andare in pensione a 63 anni: l'Ape sociale e l'Ape volontaria. In altre recenti interviste, Brambilla aveva ipotizzato la sospensione dell'anticipo pensionistico agevolato. L'economista ha anche confermato che per i 6 mila esodati rimasti scoperti dai precedenti interventi ci potrebbe essere una nona salvaguardia, così da risolvere in via definitiva una questione che si trascina da ormai sette anni.