Dubbi, riflessioni, considerazioni. In un'intervista concessa al Sole 24 Ore, Elsa Fornero ha parlato a 360 gradi di quota 100, il provvedimento prescelto dal governo M5S-Lega al centro della nuova riforma Pensioni. Secondo l'ex ministro del Lavoro, la misura allo studio dell'esecutivo potrebbe "creare disparità di trattamento e - aggiunge - produrre costi elevati per i giovani". Sono numerose le considerazioni della Fornero sullo strumento che Di Maio e Salvini - insieme ai tecnici - stanno elaborando per consentire ai lavoratori italiani di andare in pensione anticipatamente.
Le dichiarazioni della professoressa di Torino sono critiche sia nei confronti della misura che della figura di Matteo Salvini, il politico che ha criticato maggiormente la riforma Fornero negli ultimi anni.
Il giudizio di Elsa Fornero sulla riforma pensioni
Interrogata sulla riforma delle pensioni di Movimento 5 Stelle e Lega Nord, Elsa Fornero ha definito quota 100 come slogan da parte di Salvini, il quale "si accorgerà che è impossibile accontentare tutti". Al Sole 24 Ore, l'ex ministro ha parlato diffusamente della pensione anticipata attraverso il raggiungimento della cifra 100 come somma tra età anagrafica e contributi versati. Nell'ipotesi di un numero consistente di contributi richiesto, la Fornero ha evidenziato che gli uomini ne trarrebbero beneficio a discapito delle donne.
Infatti, le seconde in genere hanno meno contributi rispetto ai colleghi maschi. Proseguendo nella sua analisi, si è poi soffermata sui costi derivanti dall'introduzione del nuovo strumento previdenziale fin dalla prossima legge di Bilancio, così da debuttare a inizio 2019. Secondo la professoressa, a pagare i costi saranno le nuove generazioni, se si considera la probabile scelta di attingere le risorse dal debito pubblico.
Quota 100: pensioni con meno potere di acquisto
Un'altra critica evidenziata dalla Fornero sulla misura cardine per estendere la possibilità di lasciare il lavoro prima del raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia riguarda il minore potere di acquisto delle future pensioni. Come ha dichiarato la professoressa di Torino, quota 100 abbasserebbe l'età di pensionamento e "gli assegni pensionistici perderanno potere d'acquisto".
Uno scenario simile costringerebbe lo Stato ad adottare "altri interventi di tipo assistenziale". Intanto, si avvicina uno dei momenti cruciali in vista della riforma pensionistica. Infatti, nelle prossime settimane il governo sarà chiamato ad aggiornare la nota del Def (Documento di economia e finanza). Soltanto allora si conosceranno i margini di spesa in riferimento alla legge di Bilancio per il 2019.