Il governo si appresta a vivere un autunno caldo tra la nota di aggiornamento al Def e la legge di Bilancio per il 2019. Da parte degli italiani cresce l'attesa su due appuntamenti chiave della prossima stagione. L'esecutivo è chiamato a mantenere le promesse fatte in campagna elettorale e inserite all'interno del contratto di governo. Tra queste c'è anche la riforma Pensioni, con Di Maio e Salvini che hanno più volte trattato il tema del superamento della legge Fornero. Come riporta Today in un recente articolo, tra settembre e ottobre Movimento 5 Stelle e Lega vivranno un passaggio importante della legislatura.
Non mantenere le promesse fatte su pensioni, reddito di cittadinanza e flat tax significherebbe deludere ancora una volta milioni di cittadini italiani, gli stessi che alle elezioni del 4 marzo hanno decretato la 'caduta' del Partito democratico.
Riforma pensioni, la Nota di aggiornamento al Def il 27 settembre
A fine settembre, le due Camere del Parlamento dovranno approvare la Nota di aggiornamento al Def. L'appuntamento decisivo è fissato per il giorno 27 settembre. All'interno del documento, l'esecutivo chiarirà le previsioni di crescita per il prossimo anno, in base alle quali costruire poi la legge di Bilancio, la cui discussione inizierà a partire dal mese di ottobre. Se la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza dovesse risultare conservativa, si tratterebbe di un segnale negativo non soltanto per la riforma delle pensioni ma anche per le altre promesse formulate da Di Maio e Salvini prima e dopo la partenza del governo rappresentato da M5S e Lega.
Un'eventualità che i lavoratori e i disoccupati cercano di allontanare, avendo grande fiducia nei leader delle due forze politiche più rappresentative del nostro Paese.
Quota 100 nel pacchetto pensioni della legge di Bilancio per il 2019
In un recente approfondimento a cura dei giornalisti Rogari e Tucci, il noto quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore ha confermato la volontà dei due vicepremier di far partire quota 100 fin dal prossimo anno, inserendo il provvedimento all'interno del pacchetto sulla riforma pensioni contenuto nella prossima legge di Bilancio.
La formula prevista per quota 100 non presenta differenze rispetto a quella di cui si è discusso abbondantemente durante quest'estate. Confermati dunque i paletti dei 64 anni di età anagrafica e i 36 dei contributi, così da mantenere più basso il dispendio di risorse da destinare alla misura senza rinunciare alla possibilità di consentire ai lavoratori di andare in pensione con 3 anni di anticipo rispetto alla nuova età pensionabile (67 anni) prossima al debutto a partire dal 1° gennaio 2019.