La Commissione europea, che ieri 15 ottobre ha ricevuto il progetto di Bilancio del nostro governo, ha espresso la sua preoccupazione sulla manovra che il nostro paese vorrebbe attuare. In particolare, il Presidente dell’esecutivo comunitario Jean-Claude Juncker, ha asserito che la Finanziaria non rispetta le linee del Patto di Stabilità. Bruxelles si dice disponibile a trovare un punto di incontro con l’Italia. Le voci di spesa che avrebbero un costo maggiore all’interno della manovra finanziaria sono quota 100 e il reddito di cittadinanza. In merito ai "rumors" che definirebbero Junker un avversario del nostro Paese, lo stesso Presidente della Commissione Europea ha espresso il suo pensiero affermando di essere dalla parte dell’Italia e che ne ha sempre salvaguardato la presenza all'interno della Comunità europea, anche quando altri Stati non avrebbero voluto il Belpaese nella zona euro.

Anzi Junker, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, sarebbe stato disposto a rinunciare all’euro se l’Italia non avesse potuto introdurlo come moneta corrente a causa delle riserve di altri Paesi.

Manovra: specifiche su Quota100 e reddito di cittadinanza

Come è possibile leggere sul Corriere della Sera, la Legge di Bilancio vera e propria dovrà arrivare alle Camere entro il 20 di ottobre, ma ieri è stato inviato alla Commissione Ue il documento che racchiude il lavoro del nostro governo. I Ministri italiani si dicono sicuri della previsione di una crescita ben superiore alle attese, sul presupposto che il governo crede nella diminuzione del debito pubblico e in un incremento della crescita economica, anche grazie alle riforme attuate.

In particolare per i prossimi tre anni è previsto un incremento del Pil dell’1,5% per ogni anno dal 2018 fino al 2021.

Quota100 e reddito di cittadinanza: misure attuabili

Come riportato su Repubblica, all’interno del documento che è stato inviato ieri all’Ue sono contenute le due manovre che maggiormente inciderebbero nelle casse dello Stato: quota 100 e il reddito di cittadinanza.

Al capitolo che rivede la legge Fornero viene specificato che l’uscita dal mondo del lavoro è garantita a chi ha almeno 62 anni d’età anagrafica e 38 anni di contributi versati. Si potrà accedere alla pensione tramite quattro finestre annuali. Quota100 viene comunque confermata: si tratta, infatti, di una misura sulla quale la Lega non intende fare un passo indietro.

Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, viene specificato che potranno beneficiarne i cittadini italiani, ma anche gli stranieri purché siano nel nostro paese da almeno cinque anni. Questa forma di aiuto è destinata a chi è inoccupato o disoccupato e anche ai pensionati. Le coperture finanziarie per attuare questa manovra saranno ricavate anche dai fondi che erano previsti per il Reddito di Inclusione.