La ragioneria di Stato ha bollinato il maxi decreto su Quota 100 e reddito di cittadinanza, ora si attende che passi al vaglio del Presidente della Repubblica per poi giungere, finalmente, in Gazzetta Ufficiale. Inizialmente la situazione non è stata facile perché molti si domandavano in quale modo l'esecutivo giallo-verde avrebbe potuto garantire le coperture per quanto voleva attuare. Anche con Bruxelles c'erano state delle diatribe in quanto la Comunità europea voleva dati certi sulla presenza di fondi. Questa rassicurazione era necessaria per garantire l'attuazione delle manovre riconosciute come reddito di cittadinanza e Quota 100.
È così che il governo, composto da Lega e Movimento 5 Stelle, dopo avere considerato costi e paletti per le misure del decreto, è riuscito a portare a 3,7 miliardi di euro in qualità di coperture finanziarie necessarie per le riforme. La relazione tecnica, allegata al provvedimento, ha evidenziato come la manovra avrà un costo complessivo di 4,6 miliardi, sono nel 2019, e di oltre 22 miliardi nel triennio successivo.
Come il governo ha garantito coperture per le riforme
L'esecutivo giallo-verde, i cui volti simbolo sono Matteo Salvini e Luigi Di Maio, rispettivamente della Lega del Movmento 5 Stelle, ha fatto di tutto per poter garantire quanto promesso in campagna elettorale. Facciamo riferimento in particolar modo a quota 100 e reddito di cittadinanza. Per poter attuare queste due riforme era necessario trovare coperture finanziarie sufficienti.
Sono stati imposti criteri molto restrittivi che i potenziali beneficiari dovranno possedere per poter aderire o alla pensione con quota 100 o al reddito di cittadinanza. Al fibe di garantire ciò sono state istituite apposite finestre mobili, effettuati Imtagli ai vitalizi ed alle Pensioni d'oro. Potranno accedere all'uscita del mondo del lavoro con quota 100 circa 490 mila lavoratori.
Per i dipendenti del pubblico impiego la prima finestra si aprirà il primo agosto 2019. Mentre per i dipendenti privati la prima finestra si aprirà il primo Aprile 2019. I dipendenti privati dovranno dare un preavviso di tre mesi, mentre quelli pubblici dovranno darne uno di 6 mesi all'amministrazione di appartenenza.
Tfs per i dipendenti statali: costerà 430 milioni
Grazie al Sole 24 Ore è possibile sapere che il totale della spesa per le coperture di quota 100 e reddito di cittadinanza sarà di di 3,7 miliardi, solo per il 2019. A questa cifra bisognerà sommare l'importo di 430 milioni: tale cifra servirà a garantire il tfs (trattamento di fine servizio) ai dipendenti pubblici. Le somme spettanti verranno anticipate tramite un prestito bancario i cui interessi saranno a carico dello Stato. Per contro si dovranno aggiungere altri 400 milioni per garantire l'uscita dal mondo del lavoro alle lavoratrici che aderiranno opzione donna nonché a chi aderirà ad ape social. Queste due forme previdenziali sperimentali sono state prorogate per tutto il 2019.