Il Def (Documento di Economia e Finanza) contiene al suo interno tutte le voci che il governo in carica vuole attuare per consentIre un nuovo avvio dell’economia italiana. La manovra avrà un costo totale di circa 35-40 miliardi di euro. Pochi giorni fa è stata inviata una bozza del Def alla Commissione europea. In una lettera indirizzata al ministro dell’Economia Giovanni Tria, il Vicepresidente della Commissione Dombrovskis e il Commissario per gli affari economici Moscovici hanno asserito che alcune misure contenute nel documento sono motivo di preocccupazione poiché sembrano discostarsi dal percorso di convergenza annunciato in precedenza dall’Italia.

I punti più significativi della riforma sono due: il reddito e le Pensioni di cittadinanza e quota 100.

La Commissione europea boccia la bozza Def

Una prima bozza del Def è stata inviata alla Commissione europea solo pochi giorni fa. La risposta che Dombrovskis e Moscovici hanno scritto al Ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, è stata la seguente: "La Commissione è seriamente preoccupata" e raccomanda "di rispettare le regole fiscali comuni". Poi il Presidente della Commissione europea Juncker, rivolgendosi al Vicepremier Salvini: "Spero non debba raccogliere un mucchio di macerie". I nostri ministri non si aspettavano un risposta così netta, ma si sono detti fiduciosi di riuscire a dimostrare che il nostro Paese è in grado di sostenere gli impegni inseriti nel Def.

Il Ministro Tria ha spiegato che l’obiettivo è raccogliere i fondi necessari a garantire le coperture finanziarie e per attuare ciò verranno effettuati tagli ai soldi pubblici investiti per le spese dei ministeri e tagli significativi di spesa per circa lo 0,2% del Pil. Ha dunque annunciato una nuova spending review che porterà ad un taglio della spesa pubblica di circa 3,6 miliardi di euro.

Reddito e pensioni di cittadinanza: i costi previsti

Il reddito e le pensioni di cittadinanza sono uno degli obiettivi principali del M5S, inseriti entrambi nel Def. Questa manovra mira a consentire una nuova ripresa dell’economia italiana; garantendo una somma mensile fissa a cittadini senza occupazione e aiutando i titolari di un assegno di pensione con un importo troppo basso per garantire loro un tenore di vita dignitoso.

Come dichiarato da Di Maio, sia il reddito che le pensioni di cittadinanza mirano a portare tutti i cittadini ad avere un introito complessivo di 780 euro mensili. Per poterne beneficiare sarà necessario farne apposita richiesta allegando il certificato Isee. Il costo della manovra sia per il reddito che per le pensioni di cittadinanza è di circa 7 miliardi di euro.

Quota 100 per abolire la Fornero

Matteo Salvini, volto simbolo della Lega e Vicepresidente del Consiglio e Ministro dell'Interno, ha promesso di attuare una legge che elimini gli effetti della Fornero. Il leader del Carroccio si è concentrato soprattutto sull’età per accedere alla pensione: con la Fornero sono necessari 67 anni d’età anagrafica.

Il leader della Lega vorrebbe abbassare l'età della pensione a 62 anni. Per potere accedere alla quota 100, è necessario avere infatti 62 anni e almeno 38 anni di contributi versati. Sembra che per ogni anno di uscita dal mondo del lavoro, rispetto alla legge Fornero, non ci sarà alcuna decurtazione sull’assegno pensione. Inizialmente si era parlato di un taglio sull’assegno pensione di circa 1-1,5% annuo. A chi beneficerà di quota 100 non verrà garantita la possibilità di integrare il reddito della pensione lavorando. Non sono ancora chiari i termini in cui questo divieto verrà applicato, se parzialmente o a tempo indeterminato. Questo divieto dovrebbe servire a garantire un turn over generazionale: facendo uscire dal mondo del lavoro migliaia di lavoratori si auspica infatti un maggior numero di assunzioni fra i giovani.