"Non faremo alcuna patrimoniale, né prelievo sui conti. Ci può essere semmai una rimodulazione delle misure previste": lo ha affermato il Ministro dell'Interno Matteo Salvini dopo la bocciatura da parte dell'Unione Europea della nuova Legge di Bilancio, che entro fine mese dovrà approdare dinanzi la Camera. Dunque sussiste la possibilità di alcune modifiche a quanto proposto dall'esecutivo, in particolare si parla di una rimodulazione dei tempi per la riforma della Legge Fornero e il reddito di cittadinanza.

L'Ue boccia la manovra del Governo

Stando a quanto affermato dallo stesso segretario federale della Lega, infatti, il Governo giallo-verde intende andare avanti sulle misure in materia previdenziale e fiscale contenute nella Legge di Stabilità, che entrerà in vigore a partire dal prossimo gennaio 2019 e che dovrà essere comunque esaminata dal Parlamento in queste ultime settimane del 2018.

Nei giorni scorsi il documento programmatico della Legge di Bilancio è stato bocciato dalla Commissione Europea, che avrebbe chiesto all'esecutivo di presentarne uno nuovo che dovrà essere inviato entro tre settimane a Bruxelles.

Nessun cambiamento in vista, però, si attende dall'esecutivo che ha espressamente dichiarato di voler continuare per la sua strada per rispettare anche le promesse avanzate a margine della campagna elettorale, anche se non è escluso che lo stesso esecutivo potrebbe optare per un piano B, una modifica di alcuni punti della manovra finanziaria per giungere ad una rimodulazione del meccanismo della quota 100 e del cosiddetto reddito di cittadinanza, il provvedimento più volte sbandierato dal Movimento 5 Stelle.

Lega e M5S non arretrano, la manovra non va modificata

A parlare sono i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i quali hanno affermato: "Se le cose si dovessero mettere davvero male, il reddito di cittadinanza e la revisione della precedente Riforma Fornero potrebbero essere rinviati o diluiti". Dal canto loro, infatti, i tassi d'interesse in ascesa e una possibile crisi del sistema bancario potrebbero compromettere le due misure fortemente volute dai due vicepremier, con conseguene elettorali negative alle prossime elezioni europee che si terranno a maggio 2019.

Anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto a fronte della bocciatura della manovra da parte dell'Unione Europea, dimostrandosi disponibile a valutare un contenimento della spesa.

Intanto, stando a quanto affermato da "Wall street Italia", i leader di Lega e Movimento 5 Stelle non sembrano intenzionati ad arretrare e a modificare il testo della manovra, anche se il piano B del Governo potrebbe scattare nel caso in cui si dovesse verificare un declassamento del debito italiano e i mercati finanziari non dovessero concedere più margini d'azione dopo la bocciatura del documento programmatico da parte della Commissione Europea.