La prima legge di Bilancio del governo Conte nasce con alcune particolarità che la stanno già distinguendo dalle precedenti manovre. Prima di tutto, la manovra non ha avuto l’ok da parte della Commissione europea, con i leader di M5S e Lega (i due Vicepremier Di Maio e Salvini) che però confermano l’intenzione di andare avanti comunque. La manovra oggi dovrebbe arrivare in Parlamento e va segnalato un primato per quanto concerne i tempi di attesa dal giorno della sua approvazione, cioè dal 15 ottobre scorso, al giorno dell’arrivo del testo in Parlamento.

Un’altra particolarità di questa manovra poi è quella del testo vero e proprio, che in Parlamento arriverà monco, cioè privo di alcuni provvedimenti tra i più attesi, la quota 100 e il reddito di cittadinanza. Ecco cosa contiene la manovra che oggi inizierà l’iter parlamentare e che scenari restano in campo per Pensioni e reddito di cittadinanza.

Pensioni e reddito di cittadinanza

Pace fiscale, flat tax e incentivi alle assunzioni sono argomenti molto importanti ed oggetto di provvedimenti che sono presenti nella manovra. L’attenzione dell’opinione pubblica quando si parla della legge di Bilancio del governo giallo-verde però è quasi tutta incentrata sul capitolo previdenziale e sul reddito di cittadinanza.

Quota 100 è la pensione anticipata per coloro che hanno almeno 38 anni di contributi versati e almeno 62 anni di età. Questa la misura pensionistica più importante che sta per varare il governo. Poi ci sarà l’opzione donna con 58 anni di età e 35 di contributi, lo stop all’aspettativa di vita sulle pensioni anticipate. Tutti provvedimenti che compongono il pacchetto previdenziale e che sono stati contestati da Bruxelles.

Nella manovra, come dicevamo, nessuna traccia di queste misure, se si escludono i capitoli di spesa, perché nel testo vengono confermati i sette miliardi destinati alla materia previdenziale. In pratica, le misure verranno predisposte all’esterno della manovra, con provvedimenti ad hoc. Nel grande contenitore di provvedimenti e misure che è la legge di Bilancio pertanto, non ci sarà un pacchetto previdenziale.

Lo stesso discorso va fatto per il reddito di cittadinanza, la misura tanto cara al Movimento 5 Stelle e a Di Maio, che dovrebbe garantire 780 euro al mese a soggetti disagiati che in cambio dovranno svolgere otto ore settimanali di lavori di pubblica utilità e dovranno partecipare ai programmi di riqualificazione e formazione nell’intento di cercare nuova occupazione. Anche in questo caso, nel testo della manovra c’è solo il capitolo di spesa, gli ormai famosi nove miliardi destinati al reddito di cittadinanza, ma senza il provvedimento vero e proprio. Quando partirà quota 100 e quando partirà il reddito di cittadinanza resteranno dubbi che la legge di Bilancio non chiarirà, in attesa che vengano emanati decreti a parte per le due misure.

Il contenuto della legge di Bilancio

Manovra monca come dicevamo, ma che presenta numerosi provvedimenti che adesso saranno oggetto dei consueti emendamenti, cioè delle proposte correttive che alla Camera e al Senato i vari gurppi parlamentari presenteranno. Tra le misure ci sarà la flat tax per le Partite Iva. Si tratta della tassa piatta al 15% per Partite Iva con redditi entro i 65.000 euro. Dalle ultime indiscrezioni sembra che la flat tax dovrebbe essere allargata anche a soggetti che impartiscono lezioni private, che potranno scegliere se applicare l’imposta ordinaria agli incassi extra ottenuti con questo tipo di lavoro, o avvalersi di questa novità fiscale. Ci dovrebbe essere anche un cambiamento della cedolare secca per i locali commerciali, che verrebbero scaglionati in base alla metratura.

Inoltre, sembra certo il via ad un nuovo piano di incentivi alle aziende per le assunzioni di giovani laureati d il riavvio del finanziamento a piccole e medie imprese per l’acquisto di nuovi macchinari utili alla loro attività.