Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 24 ottobre 2018 vedono arrivare la bocciatura dell'UE sulla bozza della legge di bilancio inviata dall'Italia e quindi anche sugli interventi di riforma del comparto previdenziale. Tra gli aspetti più critici sarebbe infatti indicato proprio il superamento della legge Fornero ed il conseguente impatto sui conti. Nel frattempo dalla stampa specializzata si sottolinea la valenza sperimentale della nuova quota 100, che inizialmente sarà valida solo per il 2019, mentre i sindacati tornano in pressing sul Governo per riavviare un tavolo di confronto.

L'Ue boccia Manovra e riforma previdenziale, Italia verso procedure di infrazione

Il Commissario europeo Pierre Moscovici punta il dito contro l'Italia e le misure di riforma del sistema previdenziale previste nella nuova Manovra, mentre arriva la bocciatura della legge di bilancio inviata a Bruxelles. L'Italia si dirige così verso una procedura di infrazione per debito eccessivo, mentre il Governo sembra deciso a proseguire nel braccio di ferro spiegando di voler mantenere i provvedimenti inseriti in LdB 2019. Particolarmente duro il passaggio del tecnico europeo sulle pensioni, visto che tra le opzioni più gravi vi sarebbe proprio il superamento della legge Fornero. "Sebbene il Consiglio abbia raccomandato all'Italia di ridurre la quota della spesa pubblica destinata alle pensioni di vecchiaia al fine di dare spazio ad altre voci di spesa sociale, l'introduzione della possibilità di pensionamento anticipato è un passo indietro rispetto a precedenti riforme pensionistiche a supporto della sostenibilità a lungo termine del consistente debito pubblico italiano" hanno spiegato i tecnici, evidenziando così il proprio dissenso in merito alla questione.

Pensioni anticipate, Quota 100 sperimentale per il 2019

Nella giornata di ieri sono arrivate nuove delucidazioni anche in merito all'avvio dei pensionamenti anticipati tramite la quota 100. È stata in particolare la stampa specializzata a rivelare che la nuova opzione di uscita flessibile prenderà forma solo a livello sperimentale nel 2019.

Nella pratica, quella del prossimo anno potrebbe essere una finestra one-off, che renderebbe la misura una - tantum nel caso in cui non venisse prorogata con la legge di bilancio successiva. Una conferma definitiva a tal proposito potrà arrivare con il testo della legge di bilancio, ma gli stanziamenti al momento dovrebbero risultare disponibili solo per l'avvio della misura.

Il suo proseguimento nel 2020 vedrebbe infatti sommarsi i costi delle prime uscite con quelli dei nuovi aderenti, andando così ad incrementare il capitolo di spesa. Ma proprio il carattere sperimentale del nuovo meccanismo di pensionamento dovrebbe essere una delle carte scelte dal Governo per tranquillizzare i mercati e superare la rigidità dei vincoli di bilancio richiesti dai tecnici e dagli organismi internazionali a garanzia del debito pubblico.

I sindacati prospettano la mobilitazione se non ci sarà un confronto

Nel frattempo dai sindacati si torna a chiedere con urgenza un confronto con il Governo in merito alle pensioni, al welfare ed alle altre riforme previste all'interno della nuova Manovra.

In particolare, sul comparto previdenziale la leader della Cgil Susanna Camusso ha ricordato che la quota 100 "è un punto di partenza fondamentale, ma non è aver cambiato la legge Fornero e tutte le ingiustizie”. D'altra parte, su questa tematica la sindacalista ricorda che "c'è grande attesa", ma nonostante ciò nelle proposte governative mancano punti chiave importanti per "donne, lavori discontinui, giovani... tutti i temi che non sono affrontati”. D'altra parte, anche dai Comitati dei lavoratori si ribadisce l'importanza di un ripristino del dialogo tra Governo e parti sociali. Una richiesta reiterata in più occasioni, ad esempio, dal Comitato Opzione Donna Social. "Siamo confidenti che gli organismi di governo preposti vorranno quanto prima convocare chi rappresenta istituzionalmente la platea delle lavoratrici e dei lavoratori, aprendo un tavolo di confronto e concertazione che potrà essere funzionale a raccogliere e a considerare i bisogni previdenziali dei lavoratori, nonché funzionale a trovare soluzioni percorribili ed efficaci" ha spiegato al riguardo la fondatrice del CODS Orietta Armiliato.