Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 23 ottobre 2018 vedono arrivare importanti aggiornamenti in merito alla vicenda dei lavoratori precoci e dell'adeguamento all'aspettativa di vita, dopo l'incontro di ieri tenutosi tra il Ministro del Lavoro Di Maio ed i rappresentanti della quota 41. Nel frattempo i sindacati avanzano nuove proposte d'intervento sul comparto previdenziale e chiedono di poter avviare il confronto con il Governo, mentre dall'opposizione si mettono in luce le ingiustizie della quota 100. Infine, il Premier Giuseppe Conte annuncia il taglio volontario del 20% del proprio stipendio come esempio di buona prassi rispetto al problema delle pensioni d'oro.

Pensioni flessibili e Manovra 2019: nuove ipotesi per i precoci e la quota 41

Nella giornata di ieri è emersa una nuova nota del Governo in merito alla delicata vicenda dei lavoratori precoci. Una delegazione dei rappresentanti della quota 41 è stata infatti accolta dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che ha indicato questi lavoratori come coloro che risultano tra chi è stato colpito dalla legge Fornero. Per questo motivo, l'esponente dell'esecutivo avrebbe aperto all'ipotesi di una sterilizzazione nell'applicazione dell'adeguamento all'aspettativa di vita. Nel comunicato si legge che il Vice Premier "ha ascoltato le istanze e le difficoltà dei cosiddetti quota 41 anni e ha dato mandato ai suoi tecnici di lavorare ad una soluzione da portare in legge di bilancio partendo anche da una ipotesi di sterilizzazione dell'adv".

I sindacati preoccupati per la legge di bilancio 2019, indicata come "carente"

Secondo le principali sigle sindacali riunitesi all'interno della piattaforma unitaria (Cgil, Cisl e Uil) la Manovra avviata dall'esecutivo "mostra elementi di inadeguatezza ed è carente di una visione del Paese e di un disegno strategico capace di ricomporre e rilanciare le politiche per lo sviluppo sostenibile e il lavoro", sebbene risulti comunque un passo in avanti rispetto alla pregressa applicazione di politiche d'austerità.

In merito alle pensioni, i sindacati chiedono l'estensione della quota 100, l'avvio della quota 41 per i lavoratori precoci, gli assegni di garanzia per i giovani ed il riconoscimento dei lavori di cura per le donne. Tra gli aspetti indicati come maggiormente critici, si segnala infine la mancata convocazione delle parti sociali da parte del Governo, motivo per il quale si chiede di avviare al più presto un nuovo confronto.

Portas (PD): quota 100 rischia di diventare un'ingiustizia

Anche l'opposizione è tornata ad esprimere perplessità in merito alle ultime proposte di riforma del comparto previdenziale, ed in particolare sull'avvio delle uscite anticipate tramite l'ormai nota quota 100. "Sarebbe potuta essere anche un'iniziativa positiva, ma invece è diventata una palese ingiustizia" ha evidenziato l'On. Giacomo Portas (PD). Infatti, secondo l'esponente democratico "è assurdo mandare in pensione gli italiani che hanno versato all'Inps per 38 anni e mantenere al lavoro invece chi ha versato per 42 anni". Uno scenario che rischia di risultare paradossale, perché "siamo l'unico paese al mondo che premia chi ha dato di meno e penalizza chi ha dato di più".

Pensioni d'oro: il Premier Conte si taglia lo stipendio del 20% per dare l'esempio

Nel frattempo il Premier Giuseppe Conte ha annunciato il taglio al proprio stipendio come politica di "buon esempio" rispetto all'intervento di riduzione sulle cosiddette pensioni d'oro. È quanto ha spiegato il Presidente del Consiglio sul suo stesso profilo, evidenziando anche una lettera risalente allo scorso luglio contenente la richiesta di intervenire sul proprio emolumento con una riduzione del 20%. Sulla vicenda, Conte ha evidenziato che "ovviamente nessuno me lo ha chiesto, ma mi sembrava giusto e opportuno farlo. Perché siamo noi i primi a dover dare il buon esempio. Abbiamo tagliato i vitalizi e taglieremo le pensioni d'oro: il concetto di equità è al centro della nostra politica, come anche l'interesse dei cittadini".