Gli organici delle forze dell’ordine e di sicurezza sono ridotti all’osso, questo è un problema ormai conosciuto e che da anni viene riconosciuto anche dai nostri governi. Come sottolineano dal sindacato di polizia Equilibrio Sicurezza, i tagli al turn over che negli ultimi anni è stato imposto da ristrettezze di bilancio e dirottamenti dei fondi di bilancio pubblico, ad altre priorità italiane, hanno ridotto al lumicino le dotazioni organiche di tutte le forze di sicurezza, dalla polizia ai vigili del fuoco. La sicurezza dei cittadini passa da questi numeri e per questo motivo l’attuale esecutivo, quello a guida leghista e “grillina”, ha in serbo un maxi piano di nuove assunzioni che riguardano proprio le forze di sicurezza.

Un piano di 5 anni

Nella manovra finanziaria, il cui iter parlamentare si sta ultimando in questi giorni, con la valutazione delle proposte correttive dei vari gruppi parlamentari, ci sono emendamenti che prevedono nuove assunzioni all'interno delle forze dell'ordine. Si tratta di un piano straordinario per 7.600 nuovi lavoratori da assumere. Nello specifico, dovrebbero essere 6.150 per le forze di polizia e 1.450 nel corpo dei vigili del fuoco. Il piano è quinquennale, cioè dal 2019 al 2023. Le prime assunzioni, come confermato anche dal Vice Premier Salvini, avverranno già l’anno venturo.

I numeri del programma di assunzioni

Già dal 2019, cioè dall’anno prossimo dovrebbero essere assunti 1.043 nuovi lavoratori.

Nel prosieguo del piano straordinario, si passerà a 1.320 assunzioni nel 2020, a 1.143 per il 2020 ed il 2021 per finire alle 1.139 assunzioni del 2023. Il piano non cancellerà quelli già previsti dagli ultimi governi PD, ma andrà ad implementarlo. Nel dettaglio infatti, va ricordato che già l’ultimo governo Renzi, quello antecedente il referendum costituzionale che poi portò alle dimissioni dell’ex Premier poi sostituito da Gentiloni, era in procinto di affrontare la problematica delle carenze di organico delle forze di sicurezza.

Secondo il piano di quell’esecutivo, sarebbero state assunte 700 unità nel 2019 ed oltre 2.000 all’anno tra il 2020 ed il 2022. I soldi per questo maxi progetto, come più volte ripetuto dall’attuale Ministro per l’Interno, Matteo Salvini, potrebbero essere recuperati da quelli che si risparmieranno sull’accoglienza dei migranti dopo i tagli al sistema imposto proprio dall’esecutivo Conte.