Il tema Pensioni è caldo, forse troppo, tanto che il presidente Boeri ha lanciato un allarme e avvisato Salvini che negli sportelli Inps sparsi sul territorio c'è stata la necessità di aumentare la sicurezza a causa delle frequenti aggressioni, verbali e non, ai dipendenti dell'ente. Tito Boeri, da sempre molto critico su quota 100, ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera rivelando che la manovra non ha le coperture sufficienti.
Pensioni, Boeri torna all'attacco di Quota 100
"L'idea di una dotazione piatta di sette miliardi non è minimamente supportata da nessuna delle simulazioni che ci hanno chiesto" lamenta Boeri, "quando ho sollevato il problema però ho ricevuto solamente aggressioni verbali e tentativi di screditarmi".
Il presidente dell'Inps dichiara che ci potrebbe essere il rischio che vengano utilizzate delle risorse accantonate che metterebbe l'ente, in primis, in difficoltà. La quota 100, secondo Boeri, non funzionerebbe neppure per un anno soltanto: l'anno seguente le casse dell'Inps soffrirebbero e i conti non tornerebbero. Per il numero uno dell'Inps la soluzione sarebbe partire con criteri molto più bassi rispetto ai 38 di contributi e 62 d'età, se si pensa di risparmiare nel 2019 - dice Boeri - perché "ci siamo impiccati a un deficit al 2,4%?
Manovra che preoccupa i mercati e che, con lo spread alle stelle, costerà molto in interessi sul debito. Fatte le dovute precisazioni Boeri, però, torna "in riga" e fa sapere che quello che il governo sceglierà l'Inps lo eseguirà.
"Spetta però all'Inps segnalare in tempo potenziali violazioni del patto intergenerazionale del quale è garante" dice Boeri, "le persone mi fermano in strada chiedendomi se le loro pensioni saranno pagate". Per Boeri l'Inps deve essere in grado di preparare e ragguagliare i cittadini.
Aggressioni alle sedi Inps
"Non vogliamo fare da parafulmine per reazioni a delle promesse non mantenute" sostiene il presidente dell'ente che già lancia un allarme su quanto sta accadendo: "I nostri dipendenti subiscono aggressioni quotidiane a tal punto che abbiamo chiesto di rafforzare la sorveglianza nelle sedi".
Secondo Boeri Salvini ne è a conoscenza, parlando di un governo che "vive di annunci...con uno stile che tende a delegittimare ciò che sta nel mezzo, organi indipendenti e corpi intermedi". "L'aspetto della delegittimazione è preoccupante in democrazia" conclude Boeri.