Il taglio alle Pensioni d'oro non c'è nella manovra finanziaria preparata dal governo, così come non ci sono i fondi per coprire le buche di Roma. Il Movimento 5 Stelle non è riuscito a far tremare i 'Paperoni': la questione potrebbe essere risolta con un emendamento collaterale durante l'iter parlamentare della Legge di Bilancio, come si mormora negli ambienti romani, ma non c'è ancora nulla di certo. Il rinvio sarebbe da attribuire al rischio di incostituzionalità delle norme che, stando alla proposta attuale, vorrebbero diminuire le pensioni d'oro che superano la soglia dei 4500 euro.
Da sottolineare che il M5S vorrebbe utilizzare i fondi recuperati per mettere in atto dei finanziamenti per diversi progetti che interessano il nostro Paese. Da segnalare inoltre, l'assenza di fondi per riparare le tanto odiate (e pericolose) buche di Roma.
Manovra, niente taglio alle pensioni d'oro, la flat tax si assottiglia ancora di più
Niente taglio alle pensioni d'oro nella manovra: chi gode di un compenso oltre i 4500 euro può, almeno per ora, dormire sonni tranquilli. Passando alla flat tax invece, si parla di una riduzione ulteriore per l'anno 2019, con una spesa prevista nella Legge di Bilancio 2019 che passa da due miliardi iniziali a solo trecentotrenta milioni di euro. L'aliquota toccherà il 20%, sempre che tutto fili liscio, solo nel 2020.
Altra questione di grande attualità è quella che riguarda i vitalizi: gli enti locali entro quattro mesi dall'approvazione della LDB dovranno adeguare i vitalizi di consiglieri regionali, assessori e presidenti alle nuove normative regionali. Se ciò non dovesse accadere, ad essere inficiati saranno i trasferimenti alle Regioni e alle province autonome.
In soldoni, si passerebbe in tali casi da un taglio del 30% ad un ben più consistente 80%.
Non ci sono i fondi per le buche di Roma, diminuiscono gli stanziamenti per i contratti di apprendistato
Una delle piaghe delle infrastrutture italiane è senza dubbio la situazione disastrata delle strade di Roma, tristemente conosciute per le loro buche che spesso sembrano crateri.
Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, aveva chiesto dei fondi di 180 milioni di euro distribuibili nel triennio che andrebbe dal 2019 al 2021. Un buon intento da parte del ministro, condiviso anche da Virginia Raggi, peccato che la versione definitiva della manovra non contempli più i fondi per risanare le buche di Roma. Brutte notizie anche per gli incentivi da destinare ai contratti di apprendistato: ok allo stanziamento ma in misura minore, con i contributi che per il 2019 scendono a 5 milioni a fronte dei 15,8 previsti inizialmente. Dunque, due no che fanno male, niente tagli alle pensioni d'oro e buche di Roma ancora senza soluzione.