Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 26 dicembre 2018 vedono proseguire il dibattito tecnico sull'avvio delle nuove misure di riforma del settore, a partire dal decreto per la quota 100 che prenderà forma entro la prima metà del mese di gennaio. Nel frattempo dal Governo arrivano nuovi commenti in merito ai meccanismi di funzionamento del reddito di cittadinanza e della flessibilità in uscita, mentre i sindacati esprimono forti critiche all'impostazione della Manovra e si preparano ad una mobilitazione per il mese di gennaio 2019.
Pensioni flessibili tramite quota 100: decreto in arrivo entro il 12 gennaio
La prima metà del prossimo mese vedrà arrivare il nuovo decreto riguardante i pensionamenti anticipati tramite la quota 100. Lo precisa il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, spiegando come funzionerà a livello operativo il nuovo strumento di prepensionamento, oltre alle ulteriori misure in arrivo con il nuovo pacchetto previdenza inserito nella legge di bilancio 2019. Secondo l'esponente del Governo, la Manovra avvierà infatti anche il blocco all'aumento dell'AdV per le uscite anticipate, oltre alla proroga dell'opzione donna e dell'APE sociale. Da notare che all'interno dello stesso decreto dovrebbe essere aggiunta anche la nuova iniziativa riguardante il ripristino della presenza di un Cda per Inps e Inail, mentre non risulterà presente la decurtazione sul moltiplicatore dell'assegno minimo per la quiescenza anticipata nel calcolo contributivo puro.
Salvini commenta la nuova Q100 ed il Reddito di cittadinanza
Nella giornata di ieri il vice premier Matteo Salvini è tornato ad esprimersi sui due provvedimenti chiave della Manovra giallo verde, ovvero la flessibilità previdenziale e gli assegni di cittadinanza. "Sono provvedimenti che riguardano milioni di italiani che avranno di più rispetto a quello che hanno avuto negli anni passati: diritto alla pensione, diritto a un lavoro e a ritrovarlo se l’hanno perso.
Conto che entro la primavera si parta con tutti" ha spiegato l'esponente leghista, fornendo quindi una tempistica anche in merito ai propositi attuativi. Rispetto al reddito di cittadinanza ha poi spiegato che le risorse saranno indirizzate verso coloro che ne hanno davvero bisogno, evitando possibili sprechi. "Chi ha un ricco conto in banca e pensa di fare il furbo, aggiungendo euro a euro, non ne vedrà uno" ha evidenziato Salvini, spiegando che alla base del sistema ci sarà la condivisione di informazioni tra i diversi database già in possesso della pubblica amministrazione.
Un modo per evitare che possa beneficiare del nuovo strumento chi ad esempio possiede "due o tre case o tre macchinoni".
L'allarme dei sindacati: Italia condannata al declino con la LdB 2019
Dai sindacati arriva invece un allarme in merito ai contenuti della nuova Manovra ed alle ripercussioni non solo su previdenza e welfare, ma anche sul capitolo dello sviluppo. Sono infatti parole molto dure quelle scelte dalla piattaforma unitaria per criticare il testo passato in Senato, nel quale non vi sarebbe "il minimo sforzo per intercettare le urgenti e profonde necessità espresse dai territori, dal lavoro, dalle categorie più deboli". Anche per questo, la finanziaria viene considerata come "sbagliata, miope, recessiva".
Tra le critiche maggiori la riduzione delle risorse dedicate agli investimenti e l'avvio di un nuovo taglio agli adeguamenti delle pensioni, oltre al blocco delle assunzioni nella P.A. ed il mancato rinnovo dei contratti. Non vi sarebbe inoltre riscontro rispetto agli ammortizzatori, mentre si prospetta "per il 2020 e 2021 sulle spalle degli italiani un debito di oltre 50 miliardi" concludono Cgil, Cisl e Uil. Per questi motivi, le parti sociali hanno annunciato una mobilitazione, che dovrà culminare in una grande manifestazione già a partire dal mese di gennaio del prossimo anno.