Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 22 dicembre 2018 vedono proseguire la situazione di stallo in merito alla discussione parlamentare con il maxiemendamento alla legge di bilancio atteso in Senato nella giornata di ieri ed in arrivo solo nel primo pomeriggio di oggi. Intanto proseguono le verifiche tecniche sulle uscite anticipate tramite la quota 100 ed in particolare sulle coperture, mentre i fondi derivanti dai nuovi tagli agli assegni d'oro verranno accantonati in un apposito fondo per prepararsi agli inevitabili ricorsi.

LdB 2019: attesa per l'esame parlamentare

Dopo che si è risolta l'impasse con Bruxelles, la riforma del sistema previdenziale e del welfare attende ora di superare una nuova situazione di stallo. Si tratta della verifica parlamentare della legge di bilancio 2019 all'interno della quale sono presenti le nuovi pensioni anticipate tramite quota 100 ed il reddito di cittadinanza. La finanziaria è ancora in attesa del maxi emendamento che sarebbe dovuto arrivare nella giornata di ieri e che slitta invece alle 14.00 di oggi. A tal proposito, il Presidente del Consiglio Conte ha spiegato di essere "in zona Cesarini", evidenziando la consapevolezza della delicatezza che caratterizza il momento. "Ci rendiamo conto che abbiamo creato nostro malgrado un rallentamento dei lavori parlamentari.

Confidiamo che nella giornata di domani la manovra al Senato possa essere approvata".

Uscite anticipate e quota 100, altri 700 milioni sacrificati dal Governo

Nel frattempo proseguono le limature sui provvedimenti inseriti all'interno della Manovra ed in particolare sulle pensioni anticipate tramite la quota 100. Il meccanismo di superamento della legge di bilancio 2019 ha infatti subito una decurtazione per 700 milioni di euro, così come riportato nelle scorse ore dal Giornale di Sicilia.

Le coperture sarebbero quindi scese a poco meno di 4 miliardi di euro (rispetto ai quasi 7 miliardi di euro previsti in precedenza). Viene però confermata l'impostazione generale della misura con la possibilità di ottenere il prepensionamento nel prossimo triennio (dal 2019 al 2021) per coloro che hanno maturato almeno 62 anni di età e 38 anni di contribuzione.

Pensioni d'oro: i risparmi verranno accumulati in un fondo pensato su misura

Anche in merito al delicato tema degli assegni d'oro si registrano alcuni aggiornamenti importanti. Ricordiamo che il provvedimento prevede l'applicazione di un taglio agli assegni più alti ed in particolare da applicare a coloro che percepiscono più di 100mila euro l'anno. La decurtazione sarà dal 15% al 40% ed è stata pensata con lo scopo di ripristinare maggiore equità sociale nel sistema. In base alle ultime informazioni i fondi raccolti non saranno però destinati immediatamente a nuove misure di welfare ma accantonati all'interno di un fondo ad hoc. Nella pratica si tratta di una decisione orientata da un approccio prudenziale, anche considerando l'inevitabile pioggia di ricorsi alla Corte Costituzionale che farà seguito al provvedimento.