Le ultime novità sulle Pensioni ad oggi 23 dicembre 2018 vedono emergere nuove dichiarazioni da parte del Governo in merito ai decreti attuativi della nuova opzione di uscita anticipata dal lavoro tramite la quota 100 e del reddito di cittadinanza. Nel frattempo emergono nuove critiche alla riforma del settore previdenziale da parte dell'ex Ministro Elsa Fornero, mentre i sindacati protestano contro i tagli alle rivalutazioni e si preparano a scendere in piazza per il ripristino del diritto ai pieni adeguamenti. Infine, dai Comitati dei lavoratori emergono nuove rivendicazioni rispetto alle coperture ed al riscatto della laurea.
Salvini (Lega): i decreti per quota 100 e RdC in arrivo ad inizio gennaio
Mentre prosegue il percorso parlamentare della nuova legge di bilancio 2019, dal Governo giungono ulteriori precisazioni in merito alle disposizioni operative per la partenza delle pensioni anticipate tramite la quota 100 ed il reddito di cittadinanza. Secondo il Ministro dell'Interno Matteo Salvini, i decreti attuativi arriveranno infatti "nei primi giorni di gennaio". Mentre in merito alla finanziaria nel suo complesso, l'esponente leghista ha utilizzato parole di soddisfazione, spiegando di essere "stanchi, ma contenti".
Riforma della previdenza, la nuova critica in arrivo dall'ex Ministro Fornero
Nel frattempo la discussione riguardante il contenuto della Manovra prosegue con toni accesi.
A criticare fortemente la modalità scelta dal Governo giallo-verde per avviare la flessibilità previdenziale è stata nelle scorse ore Elsa Fornero, spiegando che nella quota 100 si può notare un sistema "non selettivo, che non si rivolge a chi ha avuto una vita lavorativa dura e che anzi rischia di creare divisioni, fatta per i lavoratori del nord".
Oltre a questo, vi sarebbero ulteriori mancanze, visto che "non si sarebbero dovuti spendere molti soldi quando ce ne sono pochi, solo per sventolare la bandiera di una norma sul pensionamento anticipato che è a termine".
Sindacati pronti a scendere in piazza contro tagli e riduzioni sulle pensioni
Se la discussione politica resta molto accesa, anche quella sindacale presenta una situazione di tensione crescente, tanto che le parti sociali si dicono pronte a scendere in piazza il prossimo gennaio.
Obiettivo della protesta "la continua vessazione dei pensionati", così come si legge all'interno di una nota diffusa dalla piattaforma unitaria formata da Cgil, Cisl e Uil. All'interno si sottolinea in particolare la sottrazione di risorse per 2,5 miliardi di euro dalle tasche dei pensionati. Allo stesso tempo, nuove proteste arrivano anche dai sindacati dei medici, che parlano di "risposte deludenti per la categoria". In particolare, si fa riferimento al Fondo Sanitario Nazionale 2019 ed a contratti di lavoro scaduti ormai da un decennio.
D'Achille (Lavoro e Pensioni) sui dubbi riguardanti le coperture
Dai Comitati dei lavoratori emergono nuove perplessità rispetto agli stanziamenti previsti per le misure di riforma della previdenza e del welfare.
Mauro D'Achille, amministratore del gruppo FB "Lavoro e pensioni: problemi e soluzioni" ha fatto il punto della situazione evidenziando innanzitutto la riduzione delle coperture dagli iniziali 6,7 miliardi di euro agli attuali 4 miliardi. Stanziamenti che dovrebbero servire per garantire contemporaneamente la quota 100, la proroga opzione donna e dell'Ape social, il blocco dell'aumento dell'aspettativa di vita e la nona salvaguardia per gli esodati. "A nostro modo di vedere sarà impossibile che tutti questi provvedimenti possano avere un costo così basso, però non volendo essere accusati di "remare contro il governo del popolo" e di essere "contro la manovra del popolo" ci limiteremo ad essere come sempre attenti e vigili sulle future mosse del Governo che, ricordo, non può essere soltanto a difesa del "proprio" popolo ma di tutti i cittadini", ha quindi concluso il fondatore del gruppo.
Il Coordinamento #RiscattaLaurea ricevuto dal Miur
Dal Coordinamento Nazionale #RiscattaLaurea ci giungono importanti sviluppi in merito alle storiche rivendicazioni del gruppo. All'interno di un recente comunicato stampa si legge infatti che i responsabili Rosario Pugliese e Luigi Napolitano sono stati ricevuti dal Miur e in particolare dai Tecnici e dal Vice Ministro Prof. Lorenzo Fioramonti. Nel corso dell'incontro si sono poste "le basi per una seria discussione della problematica che dovrà certamente essere estesa anche ai titolari dei #Dicasteri al #Lavoro, allo #Sviluppo #Economico e alla #Economia". Nel corso del confronto "sono stati sottolineati i motivi della battaglia ed è stata ribadita la necessità di un provvedimento legislativo che prenda in carico: 1) il Riscatto Gratuito degli anni legali del corso di studi; 2) il godimento del provvedimento Senza Limiti di Reddito; 3) l'affermazione del Diritto senza alcun limite ai requisiti anagrafici".