Ultime notizie sulle Pensioni, ad oggi lunedì 3 dicembre, incentrate ovviamente su Quota 100 e, in generale, sulla riforma previdenziale prevista dal Governo M5S-Lega per il prossimo anno, secondo quelli che saranno i contenuti della Legge di Bilancio 2019. La trattativa con l'Unione Europea è nelle mani del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Da Palazzo Chigi, per il momento, arriva solamente la conferma del percorso relativo ai risparmi per 5 miliardi di euro, che corrisponderebbero al 2,1 per cento di deficit. Un abbassamento di tre decimali che a Bruxelles potrebbero non bastare.
Intanto, mentre Salvini rilancia in TV la sua voglia di 'smontare la Legge Fornero pezzo per pezzo', l'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano (PD) torna ad attaccare Quota 100 definendola 'un disastro'.
Riforma pensioni, premier Conte garante di fronte all'UE ma Salvini attacca in TV
Conte chiederà ai vicepremier Di Maio e Salvini uno sforzo ulteriore, facendosi garante di quanto promesso sulla riforma pensioni e sul reddito di cittadinanza. Il premier, però, vorrebbe evitare 'uscite' troppo polemiche, quelle provocazioni che rischiano di 'irritare' l'Europa. Citiamo l'ultima in ordine di tempo, quella del leader della Lega Nord, Matteo Salvini che, a 'Non è l'arena', ha dichiarato che l'Europa può mandare anche Padre Pio ma che lui andrà avanti lo stesso con lo smantellamento della Legge Fornero, pezzo per pezzo.
Il Presidente del Consiglio vuole chiudere la partita con l'Europa, portando a casa il massimo risultato possibile: da una parte vuole un dialogo franco e rispettoso con le istituzioni europee ma dall'altra invita l'Unione Europee a non costringere l'Italia a compiere delle rinunce nel cosiddetto 'patto con gli italiani'.
Dal G20 sono giunti segnali promettenti per scongiurare la procedura d'infrazione contro l'Italia ma è chiaro che il Governo dovrà misurare attentamente i propri passi.
Quota 100, Cesare Damiano bacchetta il Governo M5S-Lega
Nuovo duro intervento dell'ex Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Cesare Damiano, in merito all'introduzione di Quota 100.
Damiano, in un'intervista a 'Il Dubbio', ha definito la nuova misura di anticipo pensionistico 'un disastro'. Tanto per cominciare, non la si può chiamare quota perché se lo fosse realmente sia l'età anagrafica che i contributi dovrebbero essere 'mobili' e non fissi, vale a dire i 62 anni di età e i 38 di contributi imposti dal Governo.
L'esponente del Partito Democratico sottolinea anche che la soppressione dell'Ape Sociale danneggerà molte persone, soprattutto chi svolge lavori gravosi e le donne che versano meno contributi in quanto, è risaputo, hanno carriere lavorative discontinue. Damiano accusa il Governo di 'superficialità' nel trattare la materia previdenziale e di voler fare soprattutto della propaganda politica. Non vogliono migliorare quello che altri hanno costruito prima di loro. L'ex ministro del Lavoro, infine, si augura che venga approvato un emendamento, entro il prossimo 31 dicembre, che possa sancire la proroga dell'Ape Sociale.