Nuovi concorsi sono in arrivo prossimamente nella Scuola pubblica italiana, essi si riferiscono a quello ordinario per infanzia e primaria (per il quale il Miur ha chiesto l'autorizzazione di 10.183 posti) e quello per le scuole superiori. Nello specifico, per quando riguarda quest'ultimo concorso, la legge di bilancio 2019 ha introdotto nuove disposizioni sui requisiti di accesso. L'accesso al concorso per la scuola secondaria prevede una laurea e l'aver conseguito 24 crediti formativi in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche.

Una delle novità introdotte risiede nel fatto che risultano esenti dal conseguimento dei 24 Cfu i candidati in possesso di abilitazione. Inoltre, non rappresentano requisito essenziale i 24 Cfu neppure nel caso in cui si possegga un’abilitazione per una classe diversa da quella per la quale si concorre. Vediamo nel dettaglio le altre novità introdotte.

Le altre novità introdotte sul concorso per le superiori

Il concorso per le superiori prevede una riserva di posti pari al 10%, per coloro i quali hanno svolto 3 anni di servizio negli otto anni precedenti alla data delle prove. Ne consegue, che per questi docenti precari non è previsto, al momento, nessun concorso riservato ai precari almeno con 36 mesi di servizio (sebbene le cose potrebbero cambiare, come anticipato dai sindacati).

Un'altra novità prevista è che l'assunzione dei docenti non prevede il percorso Fit, ovvero il percorso triennale di formazione e tirocinio. I docenti che superano le prove del concorso scuola 2019, pertanto, saranno assunti direttamente a tempo indeterminato. Sebbene, i docenti neoassunti in ruolo per vedersi confermato il ruolo dovranno superare l'anno di formazione iniziale e prova che potrà essere ripetuto in caso di esito negativo.

Si ricordano i titoli di studio validi per partecipare al concorso docenti secondaria:

  • una laurea magistrale o a ciclo unico,
  • oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica,
  • oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti al momento d'indizione del concorso.

Il concorso prevederà due prove scritte, a carattere nazionale: la prima volta sarà tesa a valutare le conoscenze e le competenze, la seconda prova verterà sulle discipline antro-psico-pedagogiche e alle metodologie e tecnologie didattiche. I candidati che supereranno la prova scritta avranno accesso alla prova orale.